Appia, Arpaia-Forchia ad alto rischio

(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano del 20 Ottobre 2017)
L'ultimo sinistro solo qualche sera fa. La tratta Arpaia-Forchia-Arienzo della Strada statale Appia si conferma percorso ad altissimo rischio. Un percorso che ha già seminato morte e feriti gravi senza, tuttavia, aversi assistito – ad oggi - all'adozione di adeguate contromisure. La strada in questione, in direzione Caserta, si sviluppa in forte pendenza – in ispecie nella prima sezione che congiunge i due Centri del beneventano: ed è proprio in questa prima parte che i veicoli guadagnano pericolosamente velocità con conseguenze che, spesso, sono state importanti. Gli incidenti, da queste parti, sono ad altissima frequenza: l'ultimo qualche notte or sono con il coinvolgimento di almeno due vetture andate parzialmente distrutte. Ed, ancora, lo scontro auto-camion di Giugno per non parlare di altre situazioni “minori”. E di altre che, invece, hanno avuto epiloghi ben più tragici: sull'asfalto di questa strada lasciò la vita, ad esempio, un motociclista caudino e, come si ricorda, esattamente sei anni or sono si era registrato l'investimento letale di una studentessa da parte di un mezzo pesante. Per non richiamare fatti più datati: su tutti quello relativo alla morte del parroco di Fochia, Padre Francesco Cavuoto, travolto con la sua auto mentre tentava di svoltare verso il Centro abitato. Cosa fare per limitare le velocità? Considerando che non si può pretendere un presidio h24 da parte delle Forze dell'Ordine – efficacemente operative con Carabinieri e Polizia municipale di Arpaia e di Forchia – non restano che le soluzioni strutturali o tecnologiche. Vi è chi suggerisce, quanto meno con riferimento alle parti della strada prive di immissioni laterali, la posizione (in stile Tufara Valle) di barriere di cemento, poste nel bel mezzo della carreggiata, quale sistema antisorpasso. Vi è l'opzione autovelox, quella dei tutor: tutte strategie valide che però, a quanto pare, non sarebbero compatibili con la burocrazia essendo la strada in questione ricadente o prossima al Centro abitato. Ma alla burocrazia, forse, si può anche derogare in ragione del superiore interesse della tutela della pubblica sicurezza. 

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