Appia, il tratto caudino fa più feriti della Telesina

(Giuseppe Fortunato da Il Sannio Quotidiano del 6 Dicembre 2017)
Venti sinistri, uno dei quali mortale. Ed, ancora, 33 feriti ed un morto. Sono queste le cifre che caratterizzano la Strada Statale Appia nel suo tratto caudino Forchia-Montesarchio. I dati, gli ultimi disponibili dello specifico studio, risalgono al 2014 (riferendosi ai 12 mesi) e prospettano una situazione più seria rispetto a quella apprezzabile in altre tratte, pure ad alta densità di circolazione, della provincia sannita. Come da cifre disponibili, ad esempio, il tratto sannita della Caianello-Benevento ha palesato, con riguardo alla stessa finestra temporale, 15 incidenti (di cui uno mortale) per un totale di 20 feriti ed un morto. La Tangenziale Ovest di Benevento, invece, ha “prodotto” un incidente ed un ferito mentre al raccordo autostradale di Benevento sono connessi 3 sinistri e pari numero di feriti. L'analisi tiene in considerazione esclusivamente quegli incidenti che hanno preteso l'intervento di mezzi di soccorso non comprendendo, invece, quelli che – con il semplice e non grave coinvolgimento dei mezzi – sono stati risolti dagli utenti senza il necessario intervento di divise. Stante l'esattezza di quanto riportato, quindi, si evidenziano i numeri più importanti dell'Appia caudina riproponendosi la necessità di trovarsi in tempi celeri un'alternativa ad un asse che, come noto, è quello che consente il più rapido collegamento Benevento-Caserta. Oltre 24.000 mezzi nelle 24 ore, con altissima percentuale di “pesanti”, l'Appia è strada, non solo nella sua parte che interseca la “Valle”, ormai inadeguata alla mole di traffico che l'attraversa. Circondata da una fitta urbanizzazione, in troppi punti stretta, l'arteria pullula ai margini di attività commerciali e produttive con continua entrata/uscita di veicoli. Il gestore, da parte sua, provvede ove può alla manutenzione ma il “problema”, se di ciò si può parlare, è proprio strutturale. L'autostrada Benevento-Caserta? Una soluzione valida. Sarà solo un'utopia?

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