Airola, Consiglio comunale: la tempesta dopo la tempesta

(Sannio Quotidiano 31 Marzo 2019)
Chi presagiva la quiete dopo la tempesta è restato deluso. La seduta del Consiglio comunale sviluppatasi nella serata di ieri a Palazzo Montevergine è stata, per quel che riguarda l'aspetto della “tensione”, degno congiunto di quello aperto che si era svolto una manciata di giorni prima.
E che, come noto, aveva conosciuto decibel e caos non trascurabili. Perno della discussione, ieri, la questione del Piano rifiuti con il consigliere comunale di opposizione Gennaro Falzarano che ha accusato duramente l'Ente di “favorire la nuova azienda” alla luce di un contratto che “è da ritenersi nullo” per tutta una serie di inadempienze di cui, a detta dello stesso, si starebbe “macchiando” il subentrato gestore.
“Si pagano 400.000 euro in più all'anno e la Tari è aumentata del 40%”, così Gennaro Falzarano che, altresì, ha definito il sindaco Michele Napoletano “colluso”. L'Amministrazione incassa ma rilancia e difende la nuova politica ambientale. Dalla scelta di interrompere le proroghe al precedente gestore, alla indizione della nuova gara dopo circa 28 anni; ricordando, poi, le 110 nuove utenze non registrate ed iscritte ex novo al ruolo.
Ed, ancora, la novità isola ecologica presto in start up, la consegna di “2742 kit secchielli, 81 contenitori carrellati, 8 contenitori pile e 3 di materiale farmaceutico” ed il presto arrivo delle compostiere. E, inoltre, il numero verde e lo sportello informativo.
“Quando mi sono insediato – così Napoletano – vi era il 18% di differenziata, pagammo per questo una multa di 180.000. Oggi siano al 71%”. “Gli operai non vengono più a lamentarsi in Comune”. Nel mezzo la complicata gestione da parte della Presidenza che a più riprese minaccia la sospensione della seduta e l'allontanamento prima di Gennaro Falzarano e poi di Giuseppe Stravino.
E proprio dopo uno “screzio” tra quest'ultimo e De Sisto scatta la sospensione dei lavori. Con Stravino, in realtà garbato e civile come consueto nell'esposizione, accusato dal Presidente De Sisto di andare serialmente “fuori tema”.
Mattinata troppo complicata, talmente tale che anche Michele Napoletano finisce col perdere le staffe minacciando, causa la difficile dialettica con Gennaro Falzarano, di abbandonare i lavori. Giù il sipario attendendo tempi migliori

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