Di Stasi a De Luca "Trovi il tempo per Vinitaly ma non per il Sant'Alfonso"

C'è tensione e delusione presso gli ambienti del Comitato “Curiamo la vita”. Perchè? Perchè a
distanza di venti giorni dall'avvio della protesta di risposte reali e concrete, al netto del sopralluogo degli ispettori, non se ne sono intraviste affatto.
Diverse giornate di sciopero della fame, tante notti in tenda, ricoveri per malori hanno incassato – si - parole rassicuranti da parte di Prefetto e Vescovo ma, come detto, di atti concreti – che sono quelli che contano - non se ne sono (ancora) registrati.
Ed il Governatore De Luca, diversamente da quanto era stato garantito, ancora non ha fatto capolino nel Sannio. E proprio all'indirizzo di quest'ultimo è stata inviata una lettera dal Presidente del Comitato, Mena Di Stasi.
Premesso dalla “pasionaria” santagatese come lo sciopero della fame fosse stato sospeso proprio dopo garanzia prefettizia rispetto ad una tempestiva discesa nel Sannio dello stesso De Luca, la Di Stasi ha annotato
“Pur consapevole dei tempi biblici della politica disseminata di impegni istituzionali, mai si sarebbe pensato che, mentre quattro donne sacrificavano se stesse e le loro famiglie, lei non riusciva a ricavare dal suo tempo prezioso tre ore per incontrarle.
Eppure lei ed i nostri amministratori – continua la nota di Mena Di Stasi all'indirizzo del Governatore campano – con grande solerzia hanno trovato il tempo di raggiungere Verona e fare un bel brindisi al Vinitaly”. “Noi vorremmo solo essere ascoltate, avere risposte certe – prosegue l'esponente saticulana - qualunque esse siano e fare finalmente ritorno a casa nostra. Finchè questo non avverrà – la conclusione della presidente di “Curiamo la vita” - resteremo davanti all'ospedale”. 
Proprio in queste ore, tuttavia, potrebbe giungere la rimozione dell'ex sindaco di Salerno dal ruolo di Commissario ad acta alla Sanità: una “mossa” che, ovviamente, potrebbe totalmente scompaginare gli equilibri della intera vicenda.

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