Frogiero fa il pieno a Bagnoli

E' "Si cambia"-boom a Bagnoli. La lista Frogiero fa tutto esaurito nella popolosa contrada del Sud
Isclero - piazza San Sebastiano colma - e conferma l'ottimo trend di presenze che sta
contraddistinguendo le varie uscite della lista capitanata dall'aspirante Primo Cittadino Antonio Frogiero.
Tasse alle stelle, la questione ospedale, gli anni 2014-2019 come quelli cruciali - Corte dei conti dixit - in chiave di dissesto. Tutto carta alla mano, "Insieme si cambia" raccoglie grandissima attenzione presso le varie platee.
E chi era al seguito anche della campagna elettorale pro Di Nuzzi, nulla togliendosi allo stimato medico della contrada Bagnoli, non può che constatare una partecipazione che per entusiasmo e numeri è nettamente superiore - ovunque - rispetto a quella di cinque anni addietro. Antonio Frogiero, animale da comizio, chiude la serata bagnolese che era stata aperta dagli interventi di Nicola Izzo, giovane militante del Movimento Cinque Stelle impegnato lavorativamente nel settore sanitario.
Poi le parole di Mario Meccariello e di Ida Iadevaia. E, ancora, quelle di Evangelista Campagnuolo "Nelle case vanno dicendo - si sfoga il giovane forzista - che posso solamente zappare. Ebbene, ne sono orgoglioso. Sono orgoglioso del lavoro dei miei genitori. E ricordate: offendendo me, hanno offeso i tantissimi santagatesi che di questo vivono". "La nostra è una campagna elettorale nel segno della verità, loro dicono del fango - così Giovanna Razzano - Non è forse vero che i debiti li hanno prodotti loro? Ecco, qui sono tutte le carte, qui è la verità".
La commercialista saticulana ricorda, inoltre, come chi vanti crediti presso il Comune vedrà sanati gli stessi, causa dissesto (ovviamente), solo nella misura del 60 percentuale.  Non manca il riferimento alla Gesesa
“L'acqua è stata esternalizzata, noi la renderemo pubblica. Sui rifiuti siamo un Comune virtuoso? Ma virtuoso di che? Ci stanno facendo pagare di Tari costi esorbitanti, nonostante l'impegno che la gente mette nel fare correttamente la differenziata”. Incalza Razzano “Sant'Agata ai sangatesi? Ma cosa? Basti pensare che il servizio mensa è stato affidato ad aziende di fuori. Forse a Sant'Agata non si sa cucinare...”. Quindi il gran finale “Ai santagatesi hanno lasciato solo i debiti. Il 26 maggio separate le verità dalle bugie” 

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