Forchia, il caso-tir: le tracce portano nell'agro aversano

(Sannio Quotidiano 22 Agosto 2019) Il sindaco Papa e l'assessore Viola aggiungono alla casacca di
amministratori quella di detective. I due esponenti di vertice dell'Amministrazione comunale di Forchia, infatti, hanno personalmente
condotto accertamenti sulla montagna di rifiuti scaricata, qualche settimana addietro, da un tir sopraggiunto nel centro di Forchia.
Come si ricorda - era la notte tra venerdi 9 e sabato 10 – un mezzo pesante era arrivato, alle ore 2 del mattino, nei pressi del campo sportivo cittadino scaricando il cassone colmo di rifiuti. Un paio di ore dopo, quindi, lo stesso mezzo – che per il primo scarico aveva impiegato circa otto minuti – ha fatto ritorno provvedendo ad un secondo scarico.
Il tutto per un totale di 30 tonnellate di buste e sacchetti vari.
“Una vera e propria azione criminale” come aveva sulle prime fatto presente il Primo Cittadino Pino Papa. Un'azione criminale che pare venire dall'area del casertano. Come accertato, infatti, dalla videosorveglianza cittadina, l'articolato è arrivato dal versante casertano dell'Appia facendovi ritorno dopo aver consumato il blitz.
Ma vi è anche un altro elemento che conforta rispetto a questa ipotesi. Come si diceva in esordio, infatti, lo stesso sindaco Papa e l'assessore Viola hanno, assistiti da preposto personale, scandagliato nei rifiuti rinvenendo, all'interno delle buste, materiale cartaceo che fa ricondurre lo stesso a utenze dell'agro-aversano.
Del resto anche il tempo rapido di andata-ritorno del mezzo, in occasione del doppio scarico, lascia pensare che il punto di “carico” ricada in un raggio temporale non superiore ai 45 minuti da Forchia. Intanto, l'Ente forchiante ha provveduto a far mettere in sicurezza il materiale e alla relativa caratterizzazione.
Come da prima analisi che era stata visivamente effettuata, trova conferma il fatto che la tipologia sia quella dell'indifferenziato e, quindi, del tipo non pericoloso. Non pericoloso ma “costoso” nei relativi oneri di conferimento in discarica: se non si riusciranno a provare le terze responsabilità, il piccolo Comune caudino dovrà scucire, per liberarsi della monnezza altrui, una somma prossima ai 7.000-8.000 euro

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