PAZZESCO A FORCHIA: tir clandestino arriva e scarica 30 tonnellate di rifiuti




(Sannio Quotidiano) "Siamo al cospetto di una vera e propria azione criminale. Il Comune di Forchia intraprenderà ogni iniziativa per fare chiarezza su questa vicenda"
Episodio dai contorni raccapriccianti quello verificatosi nella notte tra venerdì e sabato nel piccolo Centro caudino. Come ricostruito attraverso le immagini della videosorveglianza cittadina, un tir ha scaricato al suolo, per ben due volte, l'intero cassone contenente rifiuti del genere indifferenziato. La scoperta l'hanno fatta gli stessi amministratori forchianti che, allertati dalla popolazione, hanno rinvenuto il venerdì mattina i grossi cumuli di immondizia nel parcheggio antistante il campo sportivo. Come da primi accertamenti condotti, il materiale viene stimato in circa 25-30 tonnellate di peso; altresì, lo stesso non sarebbe del tipo industriale bensì di provenienza domestica. Ovvero, come si può intuire, provente di raccolta differenziata. Nel dettaglio, il materiale contenuto all'interno dei sacchi sarebbe del genere non differenziato, quello che pesa di più, economicamente parlando, ai fini dei costi di sverso. Analizzata la videosorveglianza cittadina, come detto, si è potuto prendere visione di come un grosso tir sia giunto verso le ore due del mattino rovesciando, in otto minuti di tempo, il proprio contenuto di immondizia. Quindi è andato via direzione Caserta, la stessa dalla quale era provenuto, facendo ritorno a Forchia alle ore 4 della stessa mattinata per un secondo scarico. Le indagini sono immediatamente scattate con gli amministratori guidati da Pino Papa che intendono fare assoluta chiarezza rispetto ai connotati di una vicenda che, come affermato, presenta connotati chiaramente criminali. Intanto, paradosso normativo-giudiziario, gli amministratori di Forchia dovranno provvedere allo smaltimento del materiale, attività che prevede costi a tonnellata pari a 180 euro. Si prevede, quindi, un esborso pari a circa 6000-7000. Vale a dirsi una sonora mazzata per gli equilibri di un bilancio che, causa la piccola entità demografico-territoriale del paese, balla sul filo di poche migliaia di euro

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