Truffò un Tabacchi a Sant'Agata, beccato

(Sannio Quotidiano 13 Ottobre 2019) 
Aveva truffato un Tabacchi di Sant'Agata de' Goti. Ora per lui potrebbero aprirsi le porte di un quanto mai probabile giudizio. La Procura casertana, infatti, ha avvisato l'interessato della conclusione delle indagini che lo riguardano in relazione, appunto, a dei raggiri che sarebbero stati commessi a danno di ricevitorie della zona di Sant'Agata de' Goti e della Valle di Suessola.
Nel mirino degli 007, in particolare, è finito un uomo di 33 anni di Castel Volturno. Come ricostruito dagli inquirenti, in particolare, la figura in questione aveva collaudato uno strumento di profitto illegale ed alquanto fruttuoso. Fruttuoso ed ingegnoso. Così come ricostruito dagli inquirenti, in particolare, l'uomo aveva fatto visita ad almeno un Tabacchi di Sant'Agata de' Goti. Era il maggio dello scorso anno quando l'accusato, in almeno una circostanza descritta, era entrato in una ricevitoria del Centro saticulano disponendo una ricarica postepay.
Dopo che il titolare dell'esercizio aveva dato l'ok all'operazione, il 33enne si era allontanato dall'attività con il pretesto (falso) di andare a prendere i soldi che lo stesso aveva affermato di aver lasciato in auto. Ovviamente era tutto falso. Una volta salito nell'auto lasciata in moto all'esterno del negozio, l'uomo si era allontanato non facendo più ritorno nel Tabacchi e non consegnando, quindi, i liquidi corrispondenti all'operazione.
Operazione che, tuttavia, il ricevitore non ha avuto la possibilità di annullare: il presunto truffatore, infatti, aveva studiato bene il caso e ben sapeva che questo genere di transazione, una volta ricevuto l'imput, non sarebbe stata più revocabile. Al povero titolare dell'esercizio, quindi, l'amaro in bocca di aver regalato soldi ad un perfetto sconosciuto. Analoghi blitz sarebbero stati portati a segno con profitto, dallo stesso soggetto, anche nella zona di San Felice a Cancello. Gli uomini dell'Arma dei Carabinieri di Sant'Agata de' Goti erano, tuttavia, stati quelli che avevano avviato le attività di indagine e, proprio in forza di questo dato, l'eventuale processo dovrebbe transitare presso il Tribunale di Benevento.

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