Airola, detenuto 18enne beve detersivo: salvato in extremis


Sannio Quotidiano Mar 4 Feb 2020

Letteralmente strappato alla morte. Restituito alla vita dalla professionalità e dal forte spirito di abnegazione del personale sanitario del 118 di Airola. Istituto penale minorile, sono da poco passate le ore 22:30. Un detenuto, appena maggiorenne, sta male. Manifesta sintomi che lascerebbero pensare ad un disturbo di tipo digestivo o, in alternativa, di tipo gastroenterico virale. Sul posto si reca, allertato dagli agenti della Polizia penitenziaria, il medico di turno di Guardia medica. Il professionista, però, comprende la gravità della situazione e, probabilmente, intuisce che si trova al cospetto di qualcosa di diverso. Probabilmente al cospetto di un tentativo di suicidio posto in essere - si capirà successivamente - attraverso la ingestione di sostanze chimiche, verosimilmente un detersivo per la pulizia dei panni. Intuendo questo stato di cose, il medico dispone di chiamare il numero di emergenza. Ed è a questo punto che entra in gioco il team del 118 di stanza ad Airola. Un medico, dalla consolidata esperienza nella medicina di emergenza, supportato dal personale paramedico. Arrivano all'Ipm poco dopo le ore 23 e trovano un paziente praticamente morto. Pressione non apprezzabile, non rispondente neppure agli stimoli di tipo doloroso. Comincia la battaglia per la vita. Doppio accesso venoso, farmaci per riprendere la pressione, ossigeno, liberazione e messa in sicurezza delle prime vie aeree. Una sfida che si consuma sul filo dei minuti, fatta di muscoli, cuore e cervello. Il paziente viene stabilizzato e comincia a manifestare i primi cenni di ripresa. Dopo 20 minuti di battaglia, assolutamente decisivi - durante i quali risulta essere determinante anche il supporto reso dagli agenti di Polizia penitenziaria che erano riusciti a farlo vomitare - il giovane viene trasferito al Pronto soccorso del "Rummo" di Benevento. Sull'ambulanza salgono, come da protocollo, anche due poliziotti nonché un'auto di scorta a supporto. Una volta giunto al nosocomio del Capoluogo sannita, il paziente trova ad attenderlo una squadra resa edotta della situazione. Ulteriori trattamenti, lavanda gastrica. Alla fine, però, sembra che il rischio di morte sia scampato. Probabilmente all'origine dell'episodio uno stato depressivo legato alla condizione detentiva. L'augurio a questo giovane di poter riprendere in mano la sua vita. Sperando, quando l'avrà fatto, che potrà ricordarsi degli angeli che, una notte di tanti anni prima, riuscirono a restituirgli una seconda possibilità

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