Luana Izzo, una santagatese "firma" importante ricerca Unina

Trent'anni ancora da compiere ed un presente/futuro
che appaiono essere alquanto promettenti nell'ambito della ricerca.
 Luana Izzo, della contrada Sant'Anna di Sant'Agata de' Goti, è stata parte attiva del team di ricerca targato Università degli Studi di Napoli Federico II che ha prodotto conclusioni di interesse rispetto al tema della presenza di componenti antibiotiche nel latte di varie marche. Conclusioni che si sono guadagnate la pubblicazione sulla prestigiosa rivista di settore Journal Dairy Science.
 Laurea magistrale in Farmacia, Dottorato di ricerca in Scienza del farmaco, la Izzo, con i colleghi, ha concluso un approfondimento - coordinato dal professore Alberto Ritieni - che, come detto, ha rilevato la presenza di tracce di antibiotici e di altri prodotti per uso veterinari in 56 campioni di latti commerciali.
 Il focus ha avuto quale location le sedi del Laboratorio di Chimica degli Alimenti del Dipartimento di Farmacia, il tutto in stretta collaborazione con il Dipartimento di Farmacia dell'Università di Valencia. "Il latte è un alimento fondamentale nell'alimentazione umana - commentano dall'Unina -
Tuttavia, occorre rispettare i parametri di utilizzo e di sospensione di farmaci veterinari che si usano per la salute degli animali destinati alla produzione di latte, in caso contrario lo stesso diventa un veicolo di esposizione a queste molecole indesiderate di origine umana.

 Questo studio - è ulteriormente rappresentato - descrive un nuovo protocollo analitico per identificare contemporaneamente 24 residui di farmaci veterinari, nonché 30 fra le più pericolose e comuni micotossine tipiche della matrice latte, mediante l'uso di cromatografia liquida ad altissime prestazioni accoppiata con spettrometria di massa ad alta risoluzione.
 I campioni di latte evidenziano la presenza di residui di farmaci veterinari nel 49% dei campioni analizzati in un intervallo compreso tra 0.007 e 4.530 ng/mL, nessuna delle micotossine ricercate è stata ritrovata al di sopra dei limiti di rivelabilità strumentale.
 Pur essendo tutti i campioni analizzati conformi ai limiti di legge - chiariscono tuttavia dalle sedi accademiche - le analisi condotte rilevano fino a sette residui in tracce di farmaci veterinari, delle classi di farmaci antibiotici, Fans, corticosteroidi, antielmintici e antiprotozoici.
 In particolare, tra gli antibiotici, l'amoxicillina risulta presente in 10 campioni nell'intervallo tra 1.200 e 1.680 ng/mL e in un solo campione di latte vi era una concentrazione dell'antibiotico benzilpenicillina procaina pari a 4.53 ng/mL ovvero appena superiore al limite stabilito di 4 ng/mL".
 Sulle possibili conseguenze in capo alla salute umana, l'Unina chiarisce come il microbiota umano possa essere esposto "ad una inattesa pressione selettiva che potrebbe originare una forma di antibiotico resistenza". 
Tanta attenzione mediatica sul team di ricercatori con la Izzo riconosciuta dai tanti concittadini che hanno potuto seguire i servizi tv nazionali.
 Con ovvio sentimento di condivisione e sano campanilismo (Sannio Quotidiano)

Commenti

  1. سلام عليكم المزيد من النجاحات ونجاحك هو نجاح لكل إنسان الدنيا بالعلم والأخرة بالعلم والإخلاص لله سبحانه هو من يحدد مكان أي إنسان فعلينا بالإخلاص لله سبحانه .والإخلاص لا يحتاج لشرح لشخص ذكي مثلك

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