Sant'Agata, Vigili del Fuoco salvano cane caduto nel Vallone

Sannio Quotidiano Lunedì 12 Giugno 2023

Ci sono voluti cinque uomini e ben tre ore di duro lavoro per consegnare il lieto fine ad una storia che si era aperta nella prima mattinata di ieri. 
Protagonista, suo malgrado, è stato Leo, meticcio di cinque anni. 
Il simpatico quattro zampe nella mattinata di ieri non si era mostrato come consueto ai padroni Sandro ed Antonietta. 
Ad essere percepito solo il latrato, circostanza che ha fatto pensare ai coiniugi che l'animale potesse essere cacciatosi in qualche guaio e, nel dettaglio, scivolato nel Vallone che corre alle spalle della proprietà. 
Un vallone profondo circa 15 metri - si tratta del Pozzilli - che giunge dall'area del cimitero e che dopo qualche decina di metri dalla proprietà Della Ratta si getta nel Martorano proseguendo la sua corsa al di sotto del ponte di Sant'Agata de' Goti. 
I proprietari, ovviamente, hanno preso tutte le precauzioni delimitando il proprio terreno con una rete ed una staccionata così proteggendosi dall'area scoscesa che cade nel Vallone. 
Evidentemente, però, il vivace Leo ha trovato qualche pertugio o metodo che sia per aggirare la rete e concedersi una escursione nella fascia pericolosa.
Quindi la caduta nel precipizio e la impossibilità di risalire.
A questo punto entrano in gioco i Vigili del Fuoco, per la precisione quelli del Distaccamento di Bonea, allertati da Sandro e da Antonietta. Dopo qualche decina di minuti l'equipaggio è giunto a Sant'Agata de' Goti mettendosi repentinamente alla ricerca della bestiola. La difficoltà è stata quella di scendere e di risalire per la non indifferente altezza di quindici metri, non ultimo facendosi strada tra la vegetazione. 
Dopo tre ore di attività, i Caschi rossi sono riusciti a riportare al sicuro il bravo Leo che, comprensibilmente spaventato dalla brutta esperienza, è stato affidato alle coccole della sua mamma umana. 
Dalla famiglia Della Ratta vengono ribaditi i ringraziamenti ai Vigili del Fuoco per l'amore, l'abnegazioneazione ed il grande sforzo profusi nel lungo intervento.
Una questione di dna, in ogni caso, quella relativa alla propensione al mettersi nei guai. Anche la mamma di Leo, Lilly, nel  Settembre 2018 era infatti cascata nello stesso Vallone venendo ricoperta da materiale di tufo che era collassato. 
Anche in quella circostanza ci vollero i Vigili del Fuoco ed anche in quella circostanza la bestiola non riportò fortunatamente danni.

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