Asi e Appia, attenzione ai giovani in monopattino

(foto Web)

Vanno in bicicletta o in monopattino. 

Qualche volta anche in più di una persona sul medesimo mezzo.

 Nella totalità dei casi sono ragazzi extracomunitari che, verosimilmente, lavorano nei paraggi e si spostano per fare ritorno alle rispettive dimore viaggiando lungo la strada Statale Appia nonché anche lungo la strada Asi. 

Circolano su questi mezzi squisitamente urbani e che, nulla da dirsi,  hanno sicuramente anche una condotta prudente mantenendosi rispettosamente a bordo strada.

 Ma il problema vive nel fatto che la loro andatura disciplinata non potrebbe essere sufficiente: gli stessi si muovono, infatti, senza alcuna precauzione personale.

 Nella penombra, li si vedi affiorare in mancanza di luce che sia sui mezzi che possa evidenziarne la presenza, né tantomeno senza giubbotti catarifrangenti. 

Attenzione massima è quella che devono mantenere, pertanto, ancora in misura maggiore, gli automobilisti che si muovono lungo questi itinerari e soprattutto, per ovvi motivi, negli orari serali. 

Sono diverse le segnalazioni di utenti della strada che ci raccontano di avere incrociato questi ragazzi - che, sia chiaro, non fanno del male a nessuno ma che mettono, però, a rischio la loro persona e, quindi, quella della sicurezza nella circolazione.

 Al di là del ragionamento sui monopattini, l'appello deve essere pertanto duplice: come già prima accennato, ve ne è uno ad un plus di prudenza rivolto agli utenti che devono tenere in considerazione il fatto che all'improvviso ci si può trovare lungo la corsia i viaggiatori in questione - magari nascosti alla visibilità dalla vegetazione che, ai margini della carreggiata, in più punti impedisce la visione lunga. 

Se, poi, questi ragazzi operano in ditte locali, l'appello lo si rivolge ai datori di lavoro affinché possano andare a fornire loro giubbetti catarifrangenti da indossare durante gli spostamenti.

 La soluzione sarebbe sicuramente funzionale a rendere più distinguibili i ragazzi proteggendo loro ma anche quanti dovessero incrociarli nel viaggio.

 Non a voler essere cattive cassandre, ma non si dimentichi la tragedia che si era verificata una manciata di mesi addietro quando un ragazzo anche in quel caso immigrato finì per essere ucciso lungo la Strada Statale Appia da un automobilista in transito che non lo aveva distinto nella foschia mattutina.

 Tragedie che possono e devono essere evitate.

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