La lettera di un cittadino di Sant'Agata dei Goti

25 04 2010 Riceviamo e pubblichiamo
Cari concittadini, scomodando la realtà pallonara italiana, mi domando spesso in quale categoria è relegato il nostro paese e, senza offesa per i popoli sottosviluppati, se, considerando la situazione attuale in cui viviamo nel nostro territorio, possiamo competere con essi. Certo è che nel centro cittadino la presenza dei vigili la notiamo, ma, nelle frazioni li avete mai visti? Certo è che nel centro cittadino anche la presenza degli operatori ecologici si nota, ma nelle contrade? Certo è, ancora, che nel centro cittadino e in alcune altre zone fortunate, l’acqua dai rubinetti scorre, ma a nord dell’ Isclero tra qualche giorno e, sino ad autunno inoltrato, scorrerà solo per qualche ora notturna, con le connesse difficoltà che si dovranno superare! Certo è che nei comuni limitrofi e nei giardini dei più fortunati i bambini hanno a disposizione uno spazio per poter giocare con almeno un’ altalena ed uno scivolo, ma quelli che vivono nelle frazioni non avrebbero parimenti diritto di correre e giocare in uno spazio pubblico predisposto? Certo è che le strade le abbiamo e, ogni tanto, anche di nuove; ma dov’è la manutenzione degli scoli per l’acqua, volta ad impedire che un piccolo acquazzone trasformi le strade in torrenti in piena?Certo è che le luci e i marciapiedi nel centro e, in alcune zone a macchia di leopardo, ci sono, ma nelle contrade? A piedi non si può raggiungere la chiesa, il cimitero e la sera non si possono fare neanche due passi senza correre il pericolo di essere investiti o assaliti dietro ogni curva da qualche malintenzionato. Certo è che la superstrada è in costruzione già da qualche anno, ma i nostri nipoti la vedranno completata?Certo è che la strada che congiunge Faggiano e le altre contrade con il centro, è quasi ultimata, ma quel quasi non vorremmo che durasse ancora qualche decennio. Certo è che hanno aperto il nuovo ospedale (aperto?) ma, per adesso, non fatevi (e non state) male, ve ne prego. Mentre sarà arrivato il 118 da Limatola (perché è stato tolto dalla nostra città?) , e dopo, nel tragitto verso Benevento, rischiereste di arrivare in ritardo per essere salvati. Certo è che abbiamo gli amministratori e anche i consiglieri provinciali nella nostra città e, ad ogni elezione, ci offrono anche il caffè o il panettone ma, i servizi che abbiamo non sono degni neanche di una terza categoria della realtà pallonara. Quanti decenni dobbiamo aspettare per salire almeno in serie D dove, almeno calcisticamente, siamo stati? Forse la colpa è di Garibaldi: doveva unirci all’Africa e magari eravamo in serie A!!

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