Insolventi per colpa della Regione Campania.I guai di 4 beneventane

La consigliere regionale Sandra Lonardo - Popolari-Udeur- ha rivolto un' interrogazione al Presidente Caldoro, volta ad ottenere delucidazioni circa le motivazioni che ancora impediscono la erogazione ai Comuni aventi diritto di quei contributi - relativi al Bando anno 2003 - finalizzati alla realizzazione di opere di riqualificazione dei centri storici. I ritardi - emergerebbe in sede informale - sarebbero riconducibili a 'bisticci' interni i vari uffici regionali. Bisticci - manco si trattasse di marachelle tra ragazzini - lunghi la bellezza di otto anni. Ingiustificabile. I lavori di risistemazione sono stati già - in molti casi - ultimati dalle ditte che - ovviamente - non sono state ancora pagate. Uno stato di insolvenza che ha posto in una posizione alquanto delicata vari piccoli Comuni della provincia beneventana, chiamati già a rispondere - in sede giudiziaria - di responsabilità che - di fatto - non li sono pienamente ascrivibili. La questione è delicata e vede 'vittime' nove comuni campani.  Tra di essi, le nostre Durazzano, Pesco Sannita, Arpaia e Durazzano. I creditori rivendicano l' importo non corrisposto maggiorato degli interessi maturati in questi anni. Non si parla, quindi, di spiccioletti. Sullo sfondo - quanto meno per qualcuno - addirittura lo spettro del dissesto. Alla Giunta Caldoro l' onere di rimediare ad errori non certo riconducibili alla propria consiliatura, pur tenendo presente come essa sia insediata da ormai 18 mesi. Così come è da tener presente che, nel lasso di tempo 2005-2010, la stessa autrice della interrogazione ha rivestito il ruolo di Presidente del Consiglio regionale. Si parla sovente di Sud da rilanciare e di amministrazioni comunali pigre nella elaborazione di progetti. I progetti, nel caso esaminato, vi sono stati - tanto da meritare il podio nella specifica graduatoria. Ma, per logiche astruse e burocratiche, l' Istituzione non liquida, aggiungendo al danno addirittura la beffa delle grane giudiziarie.

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