Località Campizze (SS Appia): urge semaforo

Semafori che abbondano - laddove, forse, non ve ne sarebbe ulteriore necessità - e, d' altra parte, altri che sarebbero estremamente utili - ma, mai sono stati installati - in incroci ad alto rischio impatto. Contraddizioni delle strade sannite. Bene o male, è questo il senso di una missiva recapitataci da due residenti di Airola. I signori lamentano, infatti, la situazione di elevata pericolosità che si registra in località Campizze, all' altezza dell' innesto con la strada statale Appia. Quest' ultima è arteria ad altissima frequenza, con picchi di intasamento notevoli nelle ore canoniche dei pendolari e nei week end. Qui urgerebbe, affermano i nostri lettori di Airola, la posizione di - quanto meno - un paio di semafori. In effetti, percorrendo il tratto di strada in questione e, nello specifico, attraversando lo specifico incrocio, risulta chiaro come l' immissione in carreggiata corra sul filo dei secondi. L' alternativa è attendere che si diradi il flusso veicolare. Cosa che, effettivamente, è evenienza alquanto rara in quel tratto. Ci segnalano, ancora, i nostri amici come non difettino, anche qua, gli imbecilli di turno. In modo particolare, provenendo da Airola, le auto incolonnate all' incrocio, in attesa di svoltare in direzione Montesarchio-Benevento, si vedano superare da furboni che, fingendo di dover incolonnarsi verso Caserta ( ove le auto in attesa sono alquanto scarse), una volta giunte sull' Appia, danno vita ad una sorta di inversione - quasi ad U - e si lanciano verso Benevento. Una situazione di pericolo elevatissima, dal momento che la manovra risulta parzialmente preclusa alla vista degli altri utenti della strada. In attesa del morto - brutto a dirsi, ma è così -  si spera nel buonsenso di chi di competenza. Le competenze, appunto. L' Appia è una statale (ANAS, quindi). La strada minore che vi si immette (quella che proviene da Airola) è una provinciale, mentre la località (Campizze) ricade nel territorio del Comune di Rotondi (Avellino). Probabilmente, il problema risiede - oltre che nella ottusaggine degli amministratori vari - anche in queste sovrapposizioni territoriali che - tipicamente italiane - rendono difficile anche la gestione di uno spillo.

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