Sant'Agata..delle opere incompiute. Ed arriva Striscia: 300 i miliardi bruciati


Sant'Agata dei Goti in prima serata: non per decantarne le bellezze del suo centro storico, ma per evidenziarne sprechi e sperperi amministrativi degli ultimi trent anni. Un bel gruzzolo di soldi gettato al vento tra malapolitica ed opere incompiute. Stime quantificano il denaro pubblico bruciato in - addirittura - circa 305 miliardi delle vecchie lire. Un super primato,un mare di vergogna che inonda chi ha guidato la cittadina negli ultimi due decenni. E così giovedi 13 ottobre il Gabibbo è piombato tra i vicoletti del centro saticulano. L' iniziativa parte da Michele Biscardi - presidente del locale Archeoclub - che contatta Giuseppe Sangiovanni, giornalista freelance, collaboratore di  giornali nazionali e di trasmissioni Rai  e Mediaset. E' quest' ultimo a contattare le telecamere del tg satirico. In ogni caso,  il tour è iniziato da località Capitone. Qui venne costruita la fabbrica - con licenza edilizia rilasciata dalla Giunta comunale nel luglio del 1992 - per la lavorazione e l' inscatolamento del tonno. Costo dell' operazione, 100 miliardi circa delle vecchie lire. La prospettiva - più che mai suggestiva - era di dare lavoro a circa 230 operai locali. Non uno scherzo, per una realtà - all' epoca - di circa 11.000 anime. Ma la fabbrica aprì e chiuse i battenti a breve giro, gettando per strada padri di famiglia e ingenerando condizioni di gravi difficoltà - in taluni avevano acceso mutui per l' acquisto di abitazioni. Ad attendere le telecamere a Capitone anche il signor Enzo Iannotta, operaio-sindacalista. Perse il lavoro ed il terreno (espropriatogli e mai pagato): è lui il simbolo-vittima di questa farsa santagatese. Lasciata l' area della ex fabbrica, il tour della vergogna ha portato le telecamere sui luoghi di altre incompiute: a Capellino, sede prescelta per la realizzazione del nuovo campo sportivo (mai completato). In pieno centro dove, tra sterpaglie e rovi, vi è lo scheletro dell' asilo comunale. Ed ancora, la troupe è stata accompagnata nella zona del macello, del vecchio ospedale e dell' ex campo sportivo. Una passeggiata tra sprechi e vagoni di risorse mandate in fumo. Ciliegina (amarissima) sulla torta, la situazione delle tante famiglie in perenne attesa dell' assegnazione delle case IACP. Molte di esse, intanto, alloggiano in case popolari ove - come dichiarato da una cittadina intervistata dal 'Gabibbo' - 'si sentono scricchiolii'..Sprechi da una parte e condizioni di effettivo rischio dall' altro, quindi. E così, a dispetto delle tante bellezze naturali ed artistiche, Sant' Agata dei Goti si vede proiettata agli onori della cronaca - ancora una volta, dopo il servizio sull' ospedale di San Pietro - come specchio della sperperona classe politica italiana.

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