Un'amicizia "spericolata" rischia di
portare nei guai giudiziari Renzo Bossi, figlio del leader della Lega. Il
legame è quello con Alessandro Uggeri, fidanzato dell'assessore regionale
Monica Rizzi, la cosiddetta "badante del Trota", una politicante
leghista in carriera che ha "accudito" Bossi jr nella campagna
elettorale delle regionali 2010. Un'amicizia stretta al punto che il
"Trota" trovò ospitalità nella villa di Uggeri nelle settimane in cui
combatteva per raccogliere preferenze. In quella villa erano però state
segnalati festini con escort e cocaina. Le verifiche investigative hanno
trovato conferma ai sospetti. E a quelle serate sexy risultava presente anche
Bossi jr. Il consigliere regionale leghista non è formalmente indagato, ma
l'inchiesta comunque lo riguarda.
È un altro "scivolone" in un
curriculum movimentato. In origine furono dei falsi (non suoi) e una gita
spericolata
con
una moto a quattro ruote nei boschi di Ponte di Legno.
I fatti si svolgono a Brescia, la
circoscrizione nella quale Bossi jr è stato eletto con 13mila preferenze, e
qualche polemica. Secondo i magistrati ad agevolarlo nella corsa al Pirellone
sarebbero stati dei dossier fabbricati per eliminare dalle liste del Carroccio
due avversari scomodi: un "aiuto" confezionato da un maresciallo
delle Fiamme Gialle su mandato della Rizzi, bresciana, assessore regionale allo
Sport e amica del Trota. Per questa vicenda la Rizzi è indagata con l'accusa di
trattamento illecito di dati protetti (il fascicolo è
in mano al pm Fabio Salamone). Una nuova grana
che si aggiunge a quella relativa alla finta laurea in psicologia e alla
presunta qualifica di psicoterapeuta infantile (l'assessore ha ammesso di avere
millantato).
Ma torniamo a Bossi e alla campagna elettorale
del 2010. La Rizzi viene incaricata dal Senatur in persona di spianare la
strada al figlio. Lei, che conosce Renzo da quando è piccolo, affronta
l'impegno come una missione. Il candidato Bossi jr viene alloggiato in un
villone di Roè Volciano, sulle colline vicine a Salò. Il proprietario di casa è
appunto Uggeri: è con lui che a Ponte di Legno scorrazzano in quad in una
riserva naturale distruggendo il campo di un contadino e imbattendosi in una
guardia forestale (parte un colpo di pistola, dinamica ancora da accertare,
indagano i carabinieri di Breno).
Uggeri è un tipo brillante. La sua villa, già
teatro di feste in stile Billionaire con fuochi d'artificio e elicotteri in
giardino, diventa il quartier generale di Bossi jr. Uggeri gli fa da bodyguard,
autista, confidente. Assieme a Valerio Merola, in arte Merolone -
ràs dei locali nella zona del Garda - diventa il suo compagno
di scorribande notturne. Ma i carabinieri di Brescia e la Guardia di Finanza
stanno tenendo d'occhio Uggeri per una presunta frode fiscale: l'uomo -
secondo gli investigatori - apre e chiude società a un ritmo
vorticoso. Un sistema che gli consente di evadere il fisco e realizzare
profitti. Ed è nel corso di queste indagini che alcuni testimoni mettono i
militari sulla pista dei festini con cocaina e prostitute.
Tratto da isegretidellacasta.blogspot.com
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