La Procura indaga Izzo:lettere anonime contro Mataluni!


Sintesi: Izzo -secondo le accuse mosse dalla Procura, che lo indaga per calunnia -avrebbe incolpato ''il rappresentante legale delle società del gruppo Mataluni, Biagio Mataluni - che sapeva innocente -  di numerosi reati”.  Per raggiungere l' insano scopo avrebbe fatto invio di una serie di lettere - rigorosamente anonime - a vari soggetti istituzionali accusando l' 'imprenditore dell' olio' di Montesarchio di tutta una serie di reati. Questa, ribadiamo, l' ipotesi accusatoria formulata a carico del primo cittadino caudino. Ma entriamo nello specifico. I reati che Izzo avrebbe 'imputato' ai Mataluni sarabbero stati finalizzati all' ottenimento di  mutui dalle banche, finanziamenti regionali per assunzioni, dichiarazioni Iva fraudolente. I destinatari delle poco simpatiche epistole sarebbero stati - condizionale d' obbligo - la Procura di Benevento,quella di Napolila Regione Campania, l’Arpac, il ministero delle Finanze, il ministero delle Politiche Agricole, la commissione della Comunità Europea, la Banca d’Italia, i carabinieri di Montesarchio, la Guardia di Finanza di Benevento, l’ispettorato del Lavoro, il Banco di Napoli, la Bnl, il Monte dei Paschi di Siena, l’Unicredit, la Banca Popolare di Novara e Cariparma. La fattispecie della missiva anonima è già di per sua natura cosa deplorevole. Se, inoltre, la magistratura accerterà - confermando l' impianto accusatorio - le dette ipotesi di reato, ci troveremmo dinanzi - primo caso, probabilmente - alla fattispecie un sindaco che si nasconde dietro l'anonimato per infangare un suo concittadino. Che - come lo stesso Izzo, del resto - è uno dei principali imprenditori del Meridione. 250 milioni di euro di fatturato e 200 dipendenti sono i numeri di Mataluni che, tuttavia, non gli bastarono per conquistare la poltrona di primo cittadino di Montesarchio. Nelle ultime elezioni, infatti, Mataluni - alla guida di una civica - perse proprio contro Izzo.

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