da dica33.it
«Ho
intenzione, insieme al ministro dell'Istruzione Francesco Profumoe al ministro
Andrea Riccardi, che ha la delega per le politiche giovanili, di approfondire
il ruolo delle agenzie educative e della scuola nel contrasto del consumo
smodato di alcol» tra i giovani.
Lo ha annunciato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, commentando l'ottava Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in materia di alcol e problemi correlati al consumo di alcol. Un commento inevitabile alla luce dei dati emersi dalla relazione. Se, infatti, si muore sempre meno di malattie correlate all'assunzione di alcol e il numero dei grandi bevitori tende a diminuire, non altrettanto buoni sono i dati per quel che riguarda i giovani, in particolare al femminile:le baby-consumatrici tra 14 e 17 anni sono infatti raddoppiate nell'arco di 15 anni, raggiungendo il 14,6% nel 2010. E tra i giovani si fa strada in misura preoccupante la moda del "binge drinking": si tratta di vere e proprie "abbuffate" di alcol, consumato in breve tempo e fuori pasto. Ecco i dati emersi dalla relazione nel dettaglio.
Lo ha annunciato il ministro della Salute, Renato Balduzzi, commentando l'ottava Relazione al Parlamento sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in materia di alcol e problemi correlati al consumo di alcol. Un commento inevitabile alla luce dei dati emersi dalla relazione. Se, infatti, si muore sempre meno di malattie correlate all'assunzione di alcol e il numero dei grandi bevitori tende a diminuire, non altrettanto buoni sono i dati per quel che riguarda i giovani, in particolare al femminile:le baby-consumatrici tra 14 e 17 anni sono infatti raddoppiate nell'arco di 15 anni, raggiungendo il 14,6% nel 2010. E tra i giovani si fa strada in misura preoccupante la moda del "binge drinking": si tratta di vere e proprie "abbuffate" di alcol, consumato in breve tempo e fuori pasto. Ecco i dati emersi dalla relazione nel dettaglio.
Crescono le baby-consumatrici
Sono
8,6 mln gli italiani che consumano alcol in quantità eccessiva, con seri rischi
per la salute, con una quota consistente di oltre 3 milioni tra gli anziani
over-65. Il 25,4% degli uomini e il 7,3% delle donne di età superiore a 11
anni, rileva il ministero, «consumano alcolici senza rispettare le indicazioni
di consumo delle agenzie di sanità pubblica, esponendosi a rischi
alcolcorrelati». Anche gli alcol-dipendenti in trattamento nei servizi pubblici
sono in costante crescita: dal 1996 e nel 2009 ne sono stati rilevati 65.360.
La percentuale di ragazze tra 14 e 17 anni consumatrici di alcol è raddoppiata in
15 anni, ma è allarme anche per i ragazzini tra 11 e 15 anni: «Nella classe di
età 11-15 anni, per la quale le agenzie di sanità pubblica prescrivono la
totale astensione dal consumo di alcol» si legge nella Relazione «ben il 13,6%
degli intervistati (maschi: 15,2%; F: 12%) dichiara di aver bevuto almeno una
bevanda alcolica nel corso dell'anno e deve pertanto essere considerato a
rischio». Nel 2010 comunque, sottolinea il ministero, «la prevalenza di questi
giovani consumatori risulta in calo rispetto ai valori registrati nel 2009
(17,0%)».
Meno
bevitori ma aumentano i ricoveri
Nel
2010, il binge-drinking ha riguardato il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle
donne. Nella fascia tra i 18 e i 24 anni la percentuale di donne che pratica il
binge drinking sale al 9,7%. Più in generale, i consumatori fuori pasto sono
notevolmente aumentati nel corso dell'ultimo decennio: dal 33,7% al 41,9% i
consumatori tra i 18 e 24 anni; dal 14,5% al 16,9% quelli tra 14 e 17 anni. Nel
2010, afferma il ministero, «la quota di consumatori di bevande alcoliche si
presenta in diminuzione, interrompendo la relativa stabilità dei valori
registrati i negli ultimi 10 anni». Tuttavia, il tasso di mortalità per cirrosi
epatica, uno dei più importanti indicatori di danno alcol correlato, «pur
essendo nel nostro Paese inferiore a quello medio europeo, è superiore a quello
di altri Paesi dell'Ue». Quanto ai ricoveri ospedalieri per cirrosi alcolica,
tra il 2000 e il 2009 tale percentuale ha registrato una crescita di quasi 10
punti percentuali passando dal 26,30% al 36,4%.
Commenti
Posta un commento