'Disoccupati che girano in Porshe'. Maragoni (GdF) e le incongruenze beneventane


Il bilancio dell' attività posta in essere dai 170 finanzieri operanti nel Sannio nel corso del 2011 è stata esposto, nella sede di via Bologna, dal comandante provinciale delle Fiamme Gialle - Cesare Maragoni.
Vari i punti trattati nel corso della conferenza - dal contrasto al traffico di droga passando per i controlli sul lavoro nero, fino ai finanziamenti pubblici indebitamente percepiti - con occhio particolare, però, alla 'mission' principe del Corpo, ovvero quella relativa alla persecuzione del reato di evasione. Scovati - al riguardo - redditi non dichiarati per oltre 80 milioni di euro unitamente a 53 imprenditori sconosciuti fino ad allora al fisco. 60 i milioni recuperati allo Stato. Sono state 1.800 - proseguendo - le mancate emissioni di scontrini. Ma, il punto più interessante concerne la forbice estremamente ampia tra effettivo stile di vita e dichiarazioni fiscali. Un dato che troppo spesso si pone alla attenzione degli inquirenti. Questo è il tema più scottante, troppo palese in una città che - stando alle carte - vivrebbe troppo al di sopra delle proprie possibilità. 'Qui ci sono' - ha detto il comandante - disoccupati che girano in Porche e professionisti da 20mila euro che hanno la Bentley'. La frase di Maragoni esemplifica un fenomeno di malcostume estremamente radicato in città e che, del resto, si mostra evidente a tutti nel comune vivere quotidiano. Basta avventurarsi, infatti, nelle vie dello 'struscio' per ammirare uno sferragliare di lamiere che par di essere nella milanese Montenapoleone. Ma, complice anche la nuova politica del Governo Monti, la pacchia potrebbe ben presto essere prossima alla fine. 

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