da Il Vaglio
Il primo ha riguardato Luigi Sparandeo, 45enne, in esecuzione del provvedimento di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto nella Casa Circondariale di Benevento, dove dovrà espiare la pena di 3 anni e mesi 6 di reclusione in quanto condannato per una tentata estorsione in concorso, commessa nel periodo tra aprile e giugno del 2009. Sparandeo, in concorso con elementi dello stesso sodalizio, a seguito delle indagini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, era stato arrestato dagli stessi militari, perché responsabile di aver tentato un’estorsione ai danni di due imprenditori edili del napoletano che stavano realizzando alcuni immobili in questo capoluogo, chiedendo loro il pagamento di una consistente “tangente” in denaro. A distanza di poche ore, un altro esponente del sodalizio è stato arrestato dai carabinieri di San Leucio del Sannio: si tratta di Corrado Sparandeo, 54 anni, ritenuto il capo dell’omonimo clan. Dallo scorso mese di dicembre era ricercato in quanto si era sottratto all’ esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti dall’Autorità Giudiziaria: gli uomini dell’Arma da tempo erano sulle sue tracce, cercando di individuarne i possibili spostamenti, ovvero i luoghi ove potesse nascondersi. Diversi i servizi “mirati” poste in essere, fino al rintraccio dell’uomo che è stato poi “consegnato” alla Casa Lavoro di Sulmona, come disposto dai giudici. Sparandeo è stato raggiunto dai militari nel comune di San Leucio, nella Frazione Maccabei, dove è stato tratto in arresto all’interno di un’abitazione.
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