Truffa alle assicurazioni, coinvolto ex Giudice di Pace di Airola


da ilquaderno.it
C'è anche un guidice di pace che ha prestato negli anni scorsi servizio ad Airola, nel gruppo di truffatori specializzati ai danni di società assicuratrici.
Inventavano sinistri stradali con gravi lesioni personali, riscuotendo i relativi risarcimenti grazie alla complicità di avvocati,medici, titolari di agenzie dipratiche automobilistiche e anche, come detto, di un giudice di pace. L’organizzazione specializzata in truffe alle assicurazioni è stata smantellata da un’indagine Dda di Napoli, che ha portato 31 provvedimenti cautelari, in particolare: per due persone si sono aperte le porte del carcere, altre 22 sono agli arresti domiciliari. E ancora: 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e una sospensione dall'esercizio della professione forense. I falsi sinistri accertati sono più di 70, per un guadagno di circa un milione di euro. Nel gruppo anche Giosuè Fioretto, già detenuto per altre vicende, cognato della collaboratrice di giustizia Anna Carrino, ex compagna del boss Francesco Bidognetti.
Il guidice di Pace coinvolto è Nicola Matteoni, negli anni scorsi in servizio ad Airola e ora a giudizio davanti al Tribunale di Roma, competente per i magistrati del distretto di Napoli. A segnalare alcune anomalie che lo riguardano è stato un esposto della società Fondiaria Sai, lo stesso che ha dato il via all'inchiesta: in una sola giornata, il 23 luglio 2006, Matteoni per esempio ha depositato otto sentenze di condanna nei confronti di persone assicurate con società del gruppo Fondiaria-Sai. Quattro di esse condannavano la società a risarcire lastessa persona, Rosa T., per danni procurati dalla stessa auto Bmw nell'arco di pochi giorni; in tutte e quattro le cause la donna era assistita dall'avvocato Immacolata Califano, cui stamattina è stata notificata la misura interdittiva dalla professione forense per due mesi. Un quinto risarcimento è stato assegnato a Rosa T. per danni causati da una motocicletta; in tutto, alla donna sono stati liquidati 43.000 euro. Lo stesso giorno il giudice di pace Matteoni ha emesso un'altra sentenza in favore di Rosa T., che stavolta era però assistita dall'avvocato Eugenio Izzo (da oggi agli arresti domiciliari), condannando un'altra società assicuratrice; lo stesso Izzo, sempre il 23 luglio 2006, ha ottenuto tre sentenze favorevoli in qualità di parte attrice, cioè di vittima diretta di incidenti stradali, con il patrocinio della collega Califano. In tre delle cause, per vicende avvenute in luoghi diversi, ha deposto lo stesso teste, Giuseppina I, nipote dell'avvocato Izzo.

"Il canale delittuoso delle truffe in danno di compagnie di assicurazione si è rivelato talmente redditizio da attrarre l'interesse della criminalità organizzata di stampo camorristico, soprattutto nella provincia di Caserta", scrive il gip Carlo Alessandro Modestino nell'ordinanza di custodia cautelare. A riprova di ciò, sottolinea il magistrato, "tra gli indagati compare (anche quale autore di una condotta estorsiva perpetrata con chiare modalità di intimidazione camorristica) un soggetto gravitante nell'orbita del clan dei Casalesi".  

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