Gomme squartate, la minaccia bussa a San Martino Sannita


Un clima che non piace, di profonda tensione. La nostra provincia, 'oasi di pace' secondo qualche residuo sognatore, viene penetrata dalla 'nera' anche nelle sue piccole realtà.
Piccoli borghi - come quello di San Martino Sannita - ameni e popolati da poche migliaia - se non centinaia - di persone. Piccoli borghi che si vedono sbattuti in 'prima' per fatti di nera della peggiore specie. Quella attinente alle minacce, alle intimidazioni, quelle che si muovono nel peggiore stile malavitoso. Tagliare le gomme, 'squartarle', perchè si voleva e non si è avuto, perchè si pretenderebbe, perchè ed ancora mille perchè. Forse a San Martino hanno le risposte, loro che tastano e vivono il paese nella sua quotidianità. Sindaco, vicesindaco ed un operaio, tutti accomunati dal ruolo di vittima di una mano, di una mente che vuole incutere la paura. Vuole fare paura, vuole lanciare un messaggio che parla una lingua universalmente capibile. Non avevamo l' illusione - nel nostro Sannio - di rimanere immuni da simili azioni. Ma quando succede, capisci che il problema sta dentro casa tua e che ogni dove è ormai contaminato. Niente e nessuno è più oasi felice.

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