I beneventani in manette e le diete miracolose

Stamattina la Guardia di Finanza di Salerno ha posto in essere tredici perquisizioni di studi medici e otto misure cautelari decise dal Gip del Tribunale locale, Gaetano Sgroia. 
Si tratta di 5 arresti domiciliari (un medico originario di Benevento ma da tempo residente a Napoli, un farmacista del casertano e altri tre beneventani) e di 3 medici effettivi sospesi dell’esercizio professionale. A questi otto, vanno aggiunte altre due persone, un medico e un farmacista, che sono state denunciate a piede libero. Agli arresti domiciliari sono finiti: Anna Rita Iannotti, 57 anni, medico, originaria di Benevento, ma residente a Napoli e i suoi fratelli, Rino Iannotti 46 anni residente a Baronissi, Antonietta Iannotti, 53 anni, residente a San Girgio del Sannio ed Eleonora Iannotti, 51 anni residente a Benevento. Interdizione dalla professione temporaneamente stabilita per i medici Ernesto Panaro, 57 anni, farmacista a Cervino, nel casertano. Francesco Principe 50 anni di Roma, Giuseppina Plaitano, 59 anni di Salerno. L’operazione è stata definita ‘Drug Slim’ e i reati contestati dalla Procura salernitana, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito e allo spaccio di sostanze stupefacenti; redazione e rilascio di prescrizioni mediche abusive; esercizio abusivo della professione medica e di farmacista; falso. Le indagini sono durate tre anni. La supposta organizzazione criminale, mirava a distribuire (a volte addirittura per posta) sostanze stupefacenti contenute in farmaci per dimagrire, prescritti anche per oltre un anno e a pazienti solo in sovrappeso, normopeso e pure sottopeso. L’organizzazione, con vincoli familiari al proprio interno, operava con medici di Benevento, Fiumicino, Ostia, Fiano Romano, Spoleto , Perugia,  Battipaglia, Salerno, Santa Maria Capua Vetere, Aversa, Napoli  e Fasano. Secondo l’accusa in tali studi medici la Iannotti si appoggiava. Stando alle ricostruzioni operate, la stessa avrebbe incassato cifre incredibili, anche 125mila euro al giorno riuscendo a visitare anche 100 persone con una tariffa a visita di 240 euro. Spesso le persone non avevano rilasciata alcuna documentazione fiscale pur di ottenere il farmaco dal miracoloso effetto. I farmaci venivano realizzati dalla farmacia di Panaro ma con loro collaboravano dei farmacisti, anche attivamente, e tramite questi si aveva la disponibilità alla vendita di prodotti con dette sostanze stupefacenti.  Quando un paziente non stava bene l’organizzazione gli prescriveva cure alternative o sospendeva quelle in essere. Si trattava di preparati galenici ad effetto anoressizzante. Contenevano anche la fendimetrazina, vietata in Italia dall’agosto 2011, e il clorazepato. I finanzieri quando hanno perquisito la casa di Anna Rita Iannotti a Benevento hanno trovato dei piani terapeutici in bianco che, sempre secondo l’accusa, la Iannotti assieme ai fratelli che esercitavano abusivamente la professione sanitaria, utilizzava per dispensare o commerciare direttamente i farmaci anoressizzanti. (Il Vaglio)

Commenti