Sul quaderno.it figura un inqualificabile commento - postato da un lettore, tale 'Gennaro Esposito' che è, con tutta evidenza, uno pseudonimo - in appendice all' articolo relativo all' attentato subito da Giancarlo Iannotta.
L' autore di quel commento quasi pare 'aprire' ad una giustificazione di quanto avvenuto. Non lo riporto per mere questioni di decenza e per non dare visibilità a ciò che dovrebbe essere censurato in partenza. Auspico che la redazione del 'Quaderno' lo rimuova, prestando maggiore attenzione al tono delle 'opinioni' dei lettori che - per quanto in un regime di democrazia e di libertà di espressione - non possono e devono mai arrivare a simili livelli di insinuazione.
Cosi' facendo pero' ora da parte de "IlQuaderno.it" c'è, per la paura di poter essere nell'occhio del ciclone, la condizione di non pubblicare più nessun altro commento da parte dei lettori su quell'articolo. Ho postato un commento che chissa' per quale ragione non è stato pubblicato e non conteneva accuse, minacce o quant'altro potesse evitarne la pubblicazione. Non mi sembra corretto, fare informazione non vuol dire pubblicare solo cio che fa comodo per non inimicarsi nessuno di "importante". Fare informazione è anche e soprattutto dare voce ed eco alle parole della gente e dei lettori, raccontare le paure e spingere a trovare una soluzione.
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