Facce lunghe tra i lavoratori- L' intervento di Falco e Marsicano

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Facce un po’ lunghe ieri mattina all’ esterno della Casa comunale airolana. Poco entusiasmo giustificato dalla altrettanto poca concretezza materializzatasi nel vertice del giorno precedente a Palazzo Santa Lucia.
Un momento tanto atteso che, però, alla fin fine ha disatteso i propositi di chi riteneva di sentire – in quella sede - snocciolati tempi e numeri. Invece, di soldi – in cifre - da investire nell’ area airolana, manco l’ ombra. Non si è spezzata la eterna partita di ping-pong – come auspicava Boffa -  tra il Governo campano e – di fatto – le industrie. Anche se, sul tavolo da gioco, vi è anche un terzo ‘giocatore’ che può rientrarvi a pieno diritto. Ovvero il Ministero dello Sviluppo Economico. L’ auspicio è che a Roma - tra dieci giorni circa - tutti giochino con le carte girate a faccia in su. Che ognuno, cioè, dica quanto è pronto ad investire. In termini precisi, però. Senza nuovi aggiornamenti, lasciando a casa – in particolar modo – l’ odioso lessico del politichese. E’ il momento delle parole vere, concrete, di quelle che aderiscono alla vita reale. Si deve far capire quali sono le intenzioni di tutti; se vi sono. Diversamente, se la morte è stata sancita, se ne legga la sentenza di condanna. Ma con profonda sincerità e chiarezza. E’ giunto il momento della verità. E la verità deve uscire dalla Capitale; in quel giorno, in quella data. Necessariamente, senza inutili, ulteriori rimandi a date da destinarsi. Anche il possibile annunciato prolungamento della cassa integrazione - come esposto dall’ assessore Nappi – è come una medaglia dalle due facce. Da una parte lascia tirare un attimo il fiato. Dall’ altra, però, non è ciò che si può e si deve volere. Questa gente ha bisogno di ben altro; vuole lavorare, vuole uscire dal limbo della precarietà. Già ieri – a caldo – Napoletano aveva affermato che sarebbe stato lecito attendersi qualcosa in più. Ancora più ‘duro’ il consigliere di minoranza airolano, dottor Falco. Che – anch’ egli – evidenzia un linguaggio, in generale, troppo prossimo al “politichese”, sottolineando – altresì - la distanza della Regione Campania dalla causa beneventana. “Nonostante il buon lavoro del sindaco, rimaniamo soli contro tutti”. Afferma - l’ ex candidato sindaco - come il napolicentrismo impoverisca di “forza contrattuale” la nostra realtà. “L’ Ente inutile è proprio la Regione” – prosegue Falco – “che poco conosce le strette realtà territoriali”. Quanto alla specifica vicenda dei lavoratori, sottolinea il funzionario statale “Non si può stare sempre nel limbo, ci vuole una soluzione concreta che restituisca dignità ai lavoratori, nonché forza alla economia del paese ed a quella di tutta la Valle Caudina”. Invece, precisa il medesimo “Si assiste ad un continuo rimando”. L’ avvocato Marsicano, altra importante personalità della minoranza comunale, evidenzia, invece – dopo essersi dichiarato preoccupato dalla situazione - la necessità di “ evitare lo spezzatino” auspicando, piuttosto, la opportunità di intavolare un discorso più vasto. “Non bisogna perdere la visione d’ assieme” – continua il noto legale. Si deve – per Marsicano – intavolare un discorso che sia globale, finalizzato e teso alla ricomposizione del problema di tutti i lavoratori.  Scongiurando, cioè, il rischio che l’ adozione di soluzioni ‘parziali’ ingeneri una “rischiosa selezione dei lavoratori”.

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