AIROLA- Ecco come si impiegano i soldi delle multe


Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Che fine fanno i proventi delle sanzioni amministrative? ‘Ingrassano’ le casse di questo o di quell’ altro Comune, in perenne necessità di fare cassa.
Conclusione rabbiosa – questa -  cui approda – parola più, parola meno -  l’ automobilista – fresco di multa sventolata sotto al naso o di ricezione a domicilio della sgradita cartolina. Sull’ argomento, tuttavia, va fatta chiarezza. Innanzitutto è da specificare  come – nel caso di sanzioni amministrative elevate da personale del Corpo di Polizia Municipale- la norma stabilisca che ben il 50% del ricavato debba ritornare in circolo attraverso l’efficientamento del medesimo servizio stradale. Una vasta gamma di funzionalità – vale a dire – che può spaziare dalla manutenzione delle strade al potenziamento delle attività di controllo, fino al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo. In casa Airola – come in tutte le altre realtà comunali – propedeutica alla redazione del bilancio è la previsione delle entrate derivanti dalla elevazione di sanzioni da violazione del Codice della Strada. Quanto, cioè, si ritiene di incassare da tale tipologia di infrazioni. L’ Ente comunale, presieduto dal primo cittadino - Michele Napoletano – ha ritenuto di stimare in 15.000 euro detto importo. Della presente cifra – come da legge già accennata – 7.500 euro dovranno essere riversati nel miglioramento di servizi prossimi alla tematica stradale. Nello specifico, è stato stabilito – come si ricava da una proposta di deliberazione della Giunta comunale – di destinare al ‘Potenziamento della segnaletica’ la somma di euro 3.750. Quella – invece – di 1.875 euro sarà devoluta per il ‘Potenziamento attività di controllo  e accertamento’. Concludendo, pari cifra sarà riservata al miglioramento della sicurezza stradale. Quello della tutela di automobilisti e pedoni è tema caro al vertice airolano: come ben si può evincere, infatti, il centro cittadino è tappezzato – nei punti critici – di svariati dossi artificiali. Abbastanza alti – ma pur sempre rispettosi della prescrizione codicistica – tanto da imporre una modalità di guida decisamente   moderata. Qualcuno si è lamentato dell’ eccessivo salto da essi derivante. ‘Contestazione’, probabilmente, anche in parte giustificata.  Ma – rammentiamo – il bene supremo della sicurezza vale qualche frenata in più.

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