Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Caso
antenne, forte la preoccupazione ad Arpaia. Il paese delle Forche vede
incombere sul proprio capo – come la
spada di Damocle – il rischio di un ulteriore impianto di antenne nella stessa
area urbana od in quella immediatamente adiacente.
Una eventualità che – come più volte riferitoci dal primo cittadino, Mario Carmine D’ Ambrosio – si sta cercando di scongiurare attraverso un lavoro condotto con tenacia nelle dovute sedi. Intanto, però, lo spauracchio di onde e simili – effettivo attentato alla pubblica salute – si aggira minaccioso tra i cittadini delle Forche. Lo scudo che avrebbe potuto mettere al riparo la locale comunità dalla possibile pioggia di antenne sarebbe potuto – e dovuto - risiedere nella tempestiva previsione di un piano di localizzazione. Condizionale, appunto. Perché detto piano non è stato per tempo approntato esponendo la realtà ‘forcaiola’ al concreto rischio di ‘antennizzazione’. Il referente locale di ‘Ambiente e/è Vita’ – signor Piscopo – ci affida, al riguardo, una sequela di interrogativi. “Cosa sta facendo l’ attuale amministrazione?”, si domanda il referente dell’ associazione ambientalista. Che prosegue “Come mai ancora oggi non è stato approntato un piano di localizzazione di queste strutture radio a tutela della salute pubblica con relativo monitoraggio in continuo delle emissioni elettromagnetiche?” Insiste Piscopo nel suo incedere “Come mai l’ ufficio tecnico non ha provveduto a preparare un piano territoriale per queste infrastrutture per tempo, nonostante l’ amministrazione precedente – capeggiata dal dottor Fucci - avesse dato indicazioni in merito?”. Gli ultimi dei questi lanciati da Piscopo “Come mai le autorizzazioni di questi gestori che vogliono venire su Arpaia puntualmente provengono da Arpac Salerno o Caserta e mai da Benevento, responsabile del territorio?” Auspichiamo che questi quesiti possano trovare sollecita risposta, augurandoci – al contempo - che - effettivamente – si stia profondendo ogni sforzo onde scongiurare che Arpaia venga investita da uno tsunami di elettromagnetismo.
Una eventualità che – come più volte riferitoci dal primo cittadino, Mario Carmine D’ Ambrosio – si sta cercando di scongiurare attraverso un lavoro condotto con tenacia nelle dovute sedi. Intanto, però, lo spauracchio di onde e simili – effettivo attentato alla pubblica salute – si aggira minaccioso tra i cittadini delle Forche. Lo scudo che avrebbe potuto mettere al riparo la locale comunità dalla possibile pioggia di antenne sarebbe potuto – e dovuto - risiedere nella tempestiva previsione di un piano di localizzazione. Condizionale, appunto. Perché detto piano non è stato per tempo approntato esponendo la realtà ‘forcaiola’ al concreto rischio di ‘antennizzazione’. Il referente locale di ‘Ambiente e/è Vita’ – signor Piscopo – ci affida, al riguardo, una sequela di interrogativi. “Cosa sta facendo l’ attuale amministrazione?”, si domanda il referente dell’ associazione ambientalista. Che prosegue “Come mai ancora oggi non è stato approntato un piano di localizzazione di queste strutture radio a tutela della salute pubblica con relativo monitoraggio in continuo delle emissioni elettromagnetiche?” Insiste Piscopo nel suo incedere “Come mai l’ ufficio tecnico non ha provveduto a preparare un piano territoriale per queste infrastrutture per tempo, nonostante l’ amministrazione precedente – capeggiata dal dottor Fucci - avesse dato indicazioni in merito?”. Gli ultimi dei questi lanciati da Piscopo “Come mai le autorizzazioni di questi gestori che vogliono venire su Arpaia puntualmente provengono da Arpac Salerno o Caserta e mai da Benevento, responsabile del territorio?” Auspichiamo che questi quesiti possano trovare sollecita risposta, augurandoci – al contempo - che - effettivamente – si stia profondendo ogni sforzo onde scongiurare che Arpaia venga investita da uno tsunami di elettromagnetismo.
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