SANT'AGATA DEI GOTI- Valerio Viscusi, la replica

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Non tarda a giungere la replica di Valerio Viscusi, consigliere comunale di Sant’ Agata dei Goti. Ad essere contestata al professionista saticulano – da parte di un lettore della presente testata – era stata la mancata adesione al gruppo consiliare del Pdl.
Partito del cui Esecutivo provinciale – ed è questo l’ ‘inghippo’ - il santagatese è componente a pieno titolo.”Il lettore” – esordisce Viscusi – “osservatore attento e appassionato della politica santagatese, per questa volta, anche mantenendosi nell’anonimato, merita delle risposte ai suoi interrogativi. In premessa” – prosegue il medesimo – “ voglio ricordare che il sottoscritto è subentrato nel Consiglio Comunale otto mesi dopo la proclamazione degli eletti a seguito della sentenza del TAR Campania, il quale gli ha assegnato altri 4 voti che erano stati annullati in fase di spoglio e che gli hanno permesso così di superare di 2 voti l’ultimo degli eletti della lista collegata ad Alfonso Ciervo. Questo per dire che al mio approdo in Consiglio Comunale,  per quanto riguarda l’opposizione, ho trovato già delle posizioni politiche ben delineate,  ossia, il Gruppo per Sant’Agata formato da Alfonso Ciervo e Mimmo Iannotta che qualche giorno prima avevano annunciato il loro passaggio nelle file dell’UDC, il consigliere Renato Lombardi che nella stessa serata del mio insediamento in Consiglio approdò al Gruppo PD passando di fatto alla maggioranza del Sindaco Valentino ed infine vi era il Gruppo PDL-UDEUR che adesso è diventato solo PDL per le dimissioni di Salvatore Pollastro ed il subentro di Paolo Farina”. Il consigliere santagatese spiega – poi – le ragioni della scelta di non aderire ad alcuno dei gruppi già in essere “Alla luce di questi scenari ho deciso di fare un’opposizione da indipendente soprattutto per il rispetto che nutro nei confronti dei miei elettori in quanto essendo stato votato in un contesto di una lista civica, sicuramente ho avuto diversi consensi anche di persone che non si identificano in nessun partito politico e di conseguenza aderire ad un gruppo partitico successivamente, senza esserne stato candidato in fase di elezioni, potrei sicuramente essere non rispettoso verso qualcuno e quindi non rappresentare degnamente tutte le 220 persone che mi hanno votato”.  Il professionista passa, di seguito, a spiegare il suo rapporto coi berlusconiani. “Altra storia è invece la mia presenza nel coordinamento provinciale del PDL, posizione assolutamente politica in sintonia con la mia militanza nei partiti,  che si sono succeduti fino ad arrivare alla costituzione del PDL, che è stata sempre coerente e lineare fin da quando ho iniziato a parlare di politica. Con l’occasione ringrazio pubblicamente il sen. Mino Izzo, che ha voluto fortemente che io facessi parte del coordinamento provinciale del PDL e per la grande considerazione che ha avuto nei miei confronti in rappresentanza anche di tanti amici simpatizzanti santagatesi, a cui gli siamo e gli saremo sempre grati”. La disamina tocca, poi, il Popolo della Libertà nella sua versione santagatese “A maggior chiarimento della mia non appartenenza al gruppo PDL al Consiglio Comunale di Sant’Agata de’ Goti, pur facendo parte del coordinamento provinciale, bene ha fatto il giornalista a riportare l’esempio della Europarlamentare Erminia Mazzoni, facente parte del gruppo PDL a Strasburgo e candidata nella stessa lista, mentre al Consiglio Provinciale non fa parte del gruppo PDL in quanto e stata candidata come capolista nelle file dell’UDC  ed ha avuto il seggio grazie a tanti altri candidati ed elettori che si sono identificati con il partito di Casini.” Il ‘famoso’ manifesto, quindi “ Per quanto riguarda la mia firma in calce al manifesto di protesta all’attuale vertice di Palazzo San Francesco di aver aumentato la tariffa TARSU del 51,8 % in tre anni, congiunta a quella di Alfonso Ciervo e Mimmo Iannotta, è stata di condivisione del documento che insieme abbiamo stilato, pertanto se la risposta che vuole sentire il lettore è quella che conserverò il mio ruolo di opposizione da indipendente fino alla conclusione della consiliatura e non aderirò a nessun gruppo attualmente presente nel Consiglio Comunale, è stato accontentato.  Analisi più dettagliate e valutazioni successive saranno effettuate solo nelle sedi opportune”. Viscusi si rivolge, avviandosi alla conclusione, a chi gli aveva avanzato la contestazione “Le mie risposte credo di averle date in maniera chiare e sincere, però adesso l’attento e scrupoloso simpatizzante del PDL mi deve consentire di fare le seguenti riflessioni: - come mai si è soffermato e ha dato importanza solo alla parte formale del documento cofirmato dal sottoscritto e non alla parte sostanziale che tocca credo anche lui più da vicino? - come si è posto l’interrogativo sulla mia firma, perché non si è posto la domanda del perché della mancanza delle firme dei consiglieri del Gruppo PDL, visto che le firme apposte in calce al manifesto sono identificate come “I Consiglieri di opposizione”?  Il mio invito” – così concludendo – “è quello che il simpatizzante del PDL partecipi, così attentamente, anche ai consigli comunali in modo da trovare le risposte  a tutti gli interrogativi”.

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