Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Continua
nella serata odierna, per concludersi nella giornata di domani, la sagra degli
antichi sapori alla contrada Presta di Sant’ Agata dei Goti.
Un appuntamento
con la tradizione gastronomica locale, un aspetto – bello e saporito - della
locale cultura. Non solo monumenti ed archeologia, quindi. Non solo opere d’
arte, per quanto belle e mirabili. La tradizione e la complessità di Sant’
Agata dei Goti si estendono anche – in modo splendido – alle prelibatezze della
sua cucina. Quello – cioè - che è stato riproposto nella giornata di ieri nella
frazione saticulina ove i principali attori – prima di cibo e vino - sono stati
i cittadini. Proprio loro, le centinaia di abitanti dell’ area rurale, sono
stati gli artefici dei piatti presentati alla attenzione dei palati accorsi in
gran numero già nella prima serata. ‘U pan cuott, i papaul fritt, a tripp chi
fasul, i coten e' puorc, i custatell i maial, i pacch chi fasul, i cavatiell –
tutto rigorosamente in lingua - e tanti altri piatti hanno campeggiato nel bel
mezzo degli stand. Il tutto innaffiato dal vino locale ‘Torretta’, frutto delle
uve locali.
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