AIROLA-NAPOLETANO "Lapide Nassiriya presto al suo posto"

“La lapide sarà presto al suo posto”. Caso chiuso, quindi, a poche ore dalla sua medesima nascita. Il primo cittadino airolano, Michele Napoletano, trova il tempo – pur immerso nel mare in burrasca della Tessival – per smontare un altro piccolo-grande caso scoppiato nel centro caudino.
L’ associazione ‘I Love Airola’ aveva, infatti, contestato la mancata posizione – a tre anni dalla nuova denominazione - della targa nella ex piazza Mercato. Dal 2009 ridenominata, appunto, in memoria dei militari italiani caduti per effetto di uno dei più atroci fatti della recente storia militare italiana. Il gruppo - guidato dal carabiniere in congedo, Antonio Ruggiero – aveva manifestato tutta la propria indignazione per quella che era stata francobollata come una azione – meglio, come una omissione – di scarso rispetto e di poca sensibilità nei confronti delle vittime e dei loro familiari. Che pure erano accorsi, a settembre del 2009, allorquando - in pompa magna – si erano scoperte le relative targhe commemorative. Oltre quella in memoria della strage iraqena, era stata – altresì - celebrata – quasi 36 mesi or sono - la nuova toponomastica anche di un’ altra arteria cittadina. Quella, cioè, in memoria dell’ eroismo di Salvo D’ Acquisto. L’ ultimo anno e mezzo di amministrazione Supino era scivolato via – come rammentato dai medesimi esponenti del gruppo civico airolano  -senza che le nuove indicazioni marmoree fossero apposte nei preposti spazi cittadini. L’ esordio della nuova consiliatura aveva, poi, continuato sulla medesima falsariga della precedente. Con logistici inconvenienti connessi anche alla  non facile reperibilità dei destinatari di corrispondenze e di atti vari. Ciò fin quando i cittadini airolani – autofinanziandosi – si fecero promotori della predisposizione della targa nella neo via D’Acquisto. Quanto, invece, alla ex piazza Mercato, nessuna nuova. Apprendendo dalla stampa dell’ inconveniente, il primo cittadino airolano si è, tuttavia, immediatamente messo all’ opera onde riparare alla mancanza. Ad ore, quindi, la lastra marmorea sarà collocata dove le compete. Michele Napoletano – sinceramente meravigliato del ‘difetto’ - specifica anche come nessuna contestazione fosse stata posta, in tal senso, alla sua attenzione. Rammenta – il medesimo – come il Palazzo di Corso Matteotti sia aperto alla cittadinanza che può – in quella sede – manifestare problematiche e disservizi vari. Sulla disponibilità e sull’ apertura al colloquio, in effetti, nulla può essere contestato al massimo esponente caudino, perpetuamente disposto – quanto meno - al colloquio. La sostanza del discorso del massimo esponente airolano si incentra, pertanto, sulla possibilità a tutti aperta di conferire direttamente con l’ amministrazione – onde evidenziare disservizi – prima di farlo con gli organi di stampa. Gli interrogativi che apriamo, ora, sono i seguenti: ce li poniamo in modo asettico, per sollecitare il dibattito e la riflessione. Chi – cioè - preposto al Governo di una qualsivoglia realtà ha il ‘dovere’ di conoscerne ogni minuta problematica? Non farlo, pertanto, equivale a colpa?

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