AIROLA- Parco ‘La Lucciola’:occhio al roditore

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Qualche allegro e panciuto topolone si aggirerebbe per Airola. Cosa alquanto fisiologica, del resto. Dove è che non si intravede, infatti, siffatto esemplare?
Il problema è che, in effetti, le presenze sarebbero – per quantità e per qualità – alquanto significative. Quanto a tale ultimo requisito, le segnalazioni parlano di proporzioni che sarebbero prossime – piuttosto che a quelle di un tenero criceto – a quelle di un felino. Né trattasi, inoltre, di casi sparuti. Par proprio che la compagnia sia alquanto folta. L’ allarme roditore sarebbe scattato a parco ‘La Lucciola’. Complesso di 80 abitazioni che si apre qualche centinaia di metri dal vero e proprio centro cittadino. Non vi è requie, quindi, per questa particolare area del paese: già balzata agli onori (disonorevoli) della cronaca per il furto in pieno stile far west consumatosi nella giornata di domenica. I roditori, dicevamo. Una presenza, tuttavia, che sembrerebbe riconducibile – ancora una volta – alla causa ed alla incuria umana. Sarebbe, infatti, un casotto abbandonato ad essere appetito dalla allegra e saltellante colonia. Una parte  che si apre nel cuore del complesso residenziale ove un tempo erano alloggiati i relativi uffici. Una zona divenuta - oggi - preda della vegetazione e, soprattutto, del pessimo costume di sversarvi – come ci riferisce qualche residente – addirittura dei rifiuti. Logica conseguenza è che si sia creato piacevole habitat per i poco graditi ospiti. Poco graditi e pericolosi. Non dobbiamo – in tal sede – far memoria dei pericoli per la pubblica salute che sono potenzialmente cagionati da siffatta specie. In attesa che qualcuno intervenga su quella fatiscente ed abbondante struttura, onde sradicare ab origine il problema, sarebbe da sollecitare una forte azione di derattizzazione ed, in generale, di disinfezione. Quanto alle competenze sul casotto, è da comprendersi se le azioni di pulizia competano – o meno – all’ Ente Comune. Per quanto sembrerebbe – però – che lo stabile ricada in proprietà privata.

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