AIROLA- Pochi vigili..e sosta selvaggia

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
La azione di controllo e sorveglianza del centro caudino pretenderebbe una tipologia particolare di Polizia Municipale. Quella, vale a dire, dotata del dono della ubiquità.
Vigili urbani, cioè, capaci di sdoppiarsi e triplicarsi per far fronte alla diffusa cattiva condotta di molti utenti della strada. Con dito particolarmente puntato contro quelli delle “quattro ruote”. Il Corpo, guidato dal Capitano Rungi, adempie, sia chiaro, alle relative mansioni in modo egregio. Tuttavia, sussiste l’ oggettivo limite connesso alla esiguità del personale. Poni un raffreddore od un problema familiare e la situazione si fa effettivamente complicata. Nella attesa e nella speranza di una implementazione del personale, cosa che, ad oggi, non si profila quale prossima, si assiste al dilagare del cattivo costume. Cui le divise oppongono la massima attività ed impegno, utilizzando – ove necessario – il sempre valido deterrente della sanzione. La lotta, tuttavia, è impari. A rivelarlo sono i medesimi numeri. La cittadina caudina conta un numero di abitanti pari alle 8.147 unità distribuiti su una superficie prossima ai 15 chilometri quadri. Il rapporto, quindi, rivela come ogni uomo della ‘Municipale’ debba sobbarcarsi il controllo di 3 chilometri quadri di superficie urbana e di 1.629 abitanti. Il tutto con esiguità di mezzi in dotazione. Un “parco” che sarebbe utile integrare con i ciclomotori, capaci di compensare, nei limiti del possibile, le poche unità lavorative con la rapidità di spostamento. Molto non si può, purtroppo, invocare stante i costanti tagli che gli Enti sovraordinati attuano a danno di quelli di “prossimità”. Con tali presupposti, però, dilaga la sosta “selvaggia”. Imperversante, ad esempio, lungo corso Caudino. Particolarmente attraente, nei suoi marciapiedi, quale comodo parcheggio. Con assoluto disdegno di passi carrabili e pedoni. Medesimi scenari si replicano anche lungo la commerciale via Dante Alighieri, nonché in corrispondenza dell’ Ufficio postale. Fornito, per di più, di una area di sosta ad hoc realizzata dalla locale Amministrazione. Ma che non gode, a quanto pare, di grande “appeal”. La tentazione, in effetti, di giungere fin “dentro” la struttura, a bordo delle quattro gomme, è sicuramente più allettante.  Cosa, quindi, fare? Oltre ad uno sterile invito alla civica educazione, si auspicherebbe la destinazione di ipotetiche future risorse al settore delle divise. In uomini e mezzi.

Commenti

  1. il parcheggio della posta è ormai proprietà dei residenti che parcheggiano per l'intera giornata fate pagare il parcheggio.............

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