ARPAIA- Antenne: “Ambiente e/èVita”, “si faccia chiarezza”

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
“Antenne, si faccia piena luce”. A chiederlo – in modo perentorio – è l’ associazione “Ambiente e/è Vita”.
Voci alquanto insistenti in paese, infatti – confortate dai tipici rumori da cantiere- darebbero come in nuovo “fervore” l’ area già ospitante i ripetitori Wind e Vodafone. Sei nuovi impianti dovrebbero – in effetti – trovare collocazione – in aggiunta a quelle già in essere - nel paese delle “Forche”. Una soluzione che non piace alla cittadinanza, né – tantomeno – agli esponenti dell’ associazione ambientalista. “Vogliamo che venga fatta assoluta chiarezza”- insistono i medesimi – “sull’ intero iter tecnico- amministrativo che sta dietro alla posizione dei vecchi e nuovi mostri del magnetismo”. Un oceano fatto di autorizzazioni (?) e di ricorsi al Tar. Nonchè del fantasma del Piano di localizzazione. Il fantasma, appunto. Su tale punto gli “ambientalisti” pigiano con forza: “Perché non è stato approntato, vi è qualche negligenza?” Usavo – poc’anzi, il termine “mostri”. Abuso del termine? Forse no. Non siamo certo noi a sottolineare la potenziale nocività degli impianti deputati alla amplificazione del segnale di telefonia mobile; le medesime organizzazioni sovranazionali hanno – attraverso il sovrapporsi di molteplici note e direttive – forgiato il “principio cautelativo tendente a minimizzare l’esposizione cronica della popolazione ed in particolare della popolazione infantile, ai campi elettromagnetici ad alta frequenza”. Il campo di Arpaia – a ridosso tra le due Valli, quella Caudina e quella di Suessola – si presenta come area fortemente strategica – proprio in virtù della rammentata ubicazione – per le compagnie di telefonia mobile. “Ambiente e/è Vita” domanda – altresì – che gli impianti già in funzione siano accessibili – in modo costante – nella relativa potenza di diffusione. Una azione di monitoraggio che – si chiede - sia resa accessibile – in costante – alla cittadinanza. Ad essere chiesto – infine - all’ Ente comunale è una azione istituzionale di forte posizione; auspicando – altresì – sul modello di quanto sta ora avvenendo a Montesarchio - che vengano esperite tutte le dovute azioni onde scongiurare il rischio di una “magnetizzazione” del paese.

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