da ilvaglio.it
A sparare due colpi di calibro 22 è stata una pistola sulla autovettura parcheggiata nella centralissima Via Annunziata, sotto Palazzo Mosti sede del Municipio cittadino.
Non poco sconcerto s’è creato nella zona perché quello che pare delinearsi come un atto o un attentato intimidatorio è avvenuto nella tarda mattinata, alle 13 circa, in una zona solitamente frequentata, anche perché situatain una zona nevralgica del centro. Andrea Lanzalone è uno dei pochi dirigenti interni del Comune, cioè, non a tenpo determinato come i suoi colleghi di altri settori, di nomina del Sindaco. Riveste il ruolo decisamente importante, tra gli altri, di dirigente del Settore Finanziario. Dalla personalità forte, ha svolto la sua funzione con determinazione, non senza scontri e contrasti con gli amministratori politici della Giunta e del Consiglio Comunale. Andrea Lanzalone è uno senza timori reverenziali. Naturalmente questa dialettica fa parte della fisiologia amministrativa. Altra cosa è il gesto criminale di cui è stato fatto oggetto, indirettamente, tramite la propria automobile, una Opel. Indaga la Polizia di Stato che è subito intervenuta. Le indagini, proseguite nel corso delle ore seguenti si svolgono a 360 gradi, non tralasciando alcuna pista. Colpisce del gesto, da condannare radicalmente e da perseguire con immediatezza, la disinvoltura con cui si è sparato, in quel posto e soprattutto a quell’ora, dove più di uno avrebbe potuto vedere cosa stesse accadendo.Che la criminalità stesse diffondendosi sempre più in città è questione oramai nota, scontata. Che sul Comune di Benevento siano in corso indagini, da molti mesi, da parte di più Procure della Repubblica pure è cosa che è trapelata nel corso di questi mesi, anche se provvedimenti consequenziali non ne sono stati richiesti e concessi. Che questo episodio odierno abbia qualcosa a che fare con tutto ciò, naturalmente, nessuno può affermarlo. Certo è che, nelle more che se ne riesca a sapere di più, sempre più fosco e inquietante si fa il quadro di sfondo questa città.
Non poco sconcerto s’è creato nella zona perché quello che pare delinearsi come un atto o un attentato intimidatorio è avvenuto nella tarda mattinata, alle 13 circa, in una zona solitamente frequentata, anche perché situatain una zona nevralgica del centro. Andrea Lanzalone è uno dei pochi dirigenti interni del Comune, cioè, non a tenpo determinato come i suoi colleghi di altri settori, di nomina del Sindaco. Riveste il ruolo decisamente importante, tra gli altri, di dirigente del Settore Finanziario. Dalla personalità forte, ha svolto la sua funzione con determinazione, non senza scontri e contrasti con gli amministratori politici della Giunta e del Consiglio Comunale. Andrea Lanzalone è uno senza timori reverenziali. Naturalmente questa dialettica fa parte della fisiologia amministrativa. Altra cosa è il gesto criminale di cui è stato fatto oggetto, indirettamente, tramite la propria automobile, una Opel. Indaga la Polizia di Stato che è subito intervenuta. Le indagini, proseguite nel corso delle ore seguenti si svolgono a 360 gradi, non tralasciando alcuna pista. Colpisce del gesto, da condannare radicalmente e da perseguire con immediatezza, la disinvoltura con cui si è sparato, in quel posto e soprattutto a quell’ora, dove più di uno avrebbe potuto vedere cosa stesse accadendo.Che la criminalità stesse diffondendosi sempre più in città è questione oramai nota, scontata. Che sul Comune di Benevento siano in corso indagini, da molti mesi, da parte di più Procure della Repubblica pure è cosa che è trapelata nel corso di questi mesi, anche se provvedimenti consequenziali non ne sono stati richiesti e concessi. Che questo episodio odierno abbia qualcosa a che fare con tutto ciò, naturalmente, nessuno può affermarlo. Certo è che, nelle more che se ne riesca a sapere di più, sempre più fosco e inquietante si fa il quadro di sfondo questa città.
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