ENERGIA DAI RIFIUTI- Una nuova frontiera a DURAZZANO?

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Una nuova intuizione – dopo quella delle pale – potrebbe fare di Durazzano – sempre di più – realtà antesignana.
Intensi – sebbene ancora lungi dall’ essere concretizzati – sono i contatti per portare nel comune caudino i servizi di una azienda operante nel settore delle attività ambientali. Che, nello specifico, agisce nel settore della trasformazione dei rifiuti traendo da essi energia elettrica nonché elementi quali il pellet. Il tutto con impatto zero per l’ ambiente. La struttura – già operante in altre sedi, sia nazionali che europee – svolge la sua ‘catena’ all’ interno di un capannone ermeticamente isolato dall’ esterno. Qui giunge il materiale – assolutamente non rischioso, trattandosi del classico ‘umido’– trasportato da automezzi – che – una volta depressurizzato – viene riciclato, appunto, in energia. Nulla – quindi - patisce l’ ambiente esterno da siffatta metodologia; alcuna esalazione, infatti, sfuma all’ esterno. Energia pulita – quindi – ricavata dal trattamento di sostanze non pericolose. L’ Ente durazzanese sta vagliando seriamente la possibilità di accogliere entro i propri confini siffatta attività. Onde avere ulteriore conferma della bontà dell’ argomento – e del rischio zero per l’ ambiente – lo stesso primo cittadino si recherà a prendere visione degli stabilimenti già in funzione. Potendo, altresì, assumere nozione dei dati scientifici attestanti la assoluta non pericolosità del processo. “Condizione, questa, assolutamente imprescindibile” – come dichiara il massimo esponente comunale. “In primis vi è la tutela assoluta della salute ambientale e di quella pubblica”. L’ azienda è in grado di trattare l’ umido ‘prodotto’ da un bacino di 150.000 abitanti. Si intende, quindi, come il sito non sarebbe meta di sverso di una regione intera. Quanto, piuttosto, della realtà territoriale immediatamente prossima. Che godrebbe – altresì - di sicuri benefici anche in termini economici. Dai 160 euro di media a tonnellata – per smaltire l’ umido – si passerebbe a costi di circa 100 euro garantiti dalla azienda in questione. Ma i vantaggi - ovviamente - vi sono anche per la realtà ospitante. “I durazzanesi” – spiega Crisci – “non andrebbero più a pagare il costo riferito allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani”. L’ investimento si profila, dunque, di sicuro interesse. Da sottolinearsi, al riguardo, come il primo cittadino durazzanese sia garanzia in materia di lungimiranza. Ad insegnarlo il suo alto curriculum imprenditoriale. Ma, soprattutto, il precedente dell’ eolico. Il comune durazzanese fu tra i primi a puntare sul settore dell’ energia del vento. Tra mille dibattiti, in principio. Tra mille paure. L’ eolico ha avuto – il tempo ha dato ragione - un impatto nullo sul territorio. Garantendo – altresì – gettiti per la popolazione quantificabili – tra fitto e ‘prodotto’ – in 100.000-120.000 euro annue. Quelle somme, cioè, che consentono all’ Ente di non gravare sui cittadini da un punto di vista fiscale. Specie in tempi – quali quelli odierni - di rincari e di tagli.

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