LIMATOLA- Consiglio comunale, seduta movimentata

da Pietro Di Lorenzo ric. & pubb.
Movimentata seduta del consiglio mattutino: il sindaco ad inizio seduta impedisce a Di Lorenzo di parlare e persino di allegare documenti. 
Si comincia alle 9,45. E' assente il presidente del consiglio ed il  consigliere Dragone. Il sindaco inizia la seduta impedendo, senza motivo, l'intervento preliminare a Pietro Di Lorenzo, che si vede rifiutata anche la possibilità di allegare documenti.  Passano a maggioranza tutti gli argomenti. Sul riequilibrio di bilancio, dopo il breve intervento di sindaco e assessore al ramo, prende la parola Di Lorenzo, che chiede conto al primo cittadino di chiarire se esistono debiti fuori bilancio, il sindaco risponde di no. Si riserva poi di rispondere sul mancato incasso dei crediti IVA (migliaia di euro posti in bilancio e mai incassati) e sull'esistenza di anticipazioni di cassa. I dubbi e le perplessità del revisore dei conti hanno poi consentito di ampliare il dibattito sulla pesante situazione finanziaria del comune. Di Lorenzo ha votato contro chiedendo di informare la corte dei conti.  Sulla delibera di giunta per il mutuo di 450.000 euro per pagare l'istituto diocesano sostentamento clero (che ne chiede quasi 750.000 di euro!) dopo l'esposizione del sindaco, Di Lorenzo ha chiesto di verificare prima la effettiva disponibilità finanziaria del comune ed ha rimarcato le mancate risposte alle interrogazioni proprio sullo stato delle finanze comunali, che in questo giorni ha avuto notificato un decreto ingiuntivo di 622.000 euro per i lavori di costruzione di una stradina nel centro storico. Costata quasi 2 milioni di euro e finanziata dalla comunità europea. C'è un supplemento o che cosa ha scatenato il decreto ingiuntivo? Sulla convenzione per l'ufficio di segretaria Di Lorenzo ha chiesto che la stessa proposta venisse rielaborata alla luce dell'attuale normativa sul contenimento della spesa e sull'efficienza dei servizi. La maggioranza anche in questo caso ha votato a favore. Piccolo siparietto con il segretario comunale che invitava di Lorenzo a seguirlo nella propria stanza. Il consigliere ha risposto dicendo: possiamo parlare anche qui'. Il segretario ha insistito ed entrambi sono stati dieci minuti nella segreteria comunale. Il funzionario voleva sapere come mai Di Lorenzo aveva contestato una sua liquidazione. Il consigliere ha risposto che stava svolgendo esattamente il suo compito. Niente di personale. Tutto qui. Resta l'esigenza di verificare la situazione dei pagamenti e della effettiva congruenza dei conti del comune. Sono troppe le interrogazioni del consigliere Di Lorenzo che a tutt'oggi non hanno avuto risposta. E questo non va bene. Sopratutto per i cittadini.

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