SAN'AGATA DE'GOTI- FRANA Lunedi Conferenza tra gli Organismi sovraordinati

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Tempi di riapertura al momento non ipotizzabili. Questo è quanto si ricava – in sintesi estrema- dagli ambienti istituzionali.
Il ripristino del normale stato di cose lungo la Provinciale Faggiano-Sant’Agata centro non è cosa che – sembra - si consumerà nel breve. Con supplementare richiesta di pazienza da parte dei locali. Situazione di disagio quella che si patisce per quanti – per qualsivoglia  motivazione – si trovano, in condizioni normali, a viaggiare sulla tratta ad oggi preclusa alla circolazione. Troppo dispendioso - in termini di chilometri e di tempo - il by-pass lungo Presta o la Fondovalle: specie se tanto si deve moltiplicare per tre o per quattro itinerari. La immediatezza della riapertura delle attività scolastiche finirà – poi - per amplificare, ovviamente, il disagio. Una mole di auto muoverà in direzione degli istituti scolastici del centro ospitanti le ‘medie’ e le ‘superiori’. Non illogico ipotizzare - in modo particolare - un intasamento di contrada Presta.   Le cui anguste stradine  rurali diverranno teatro di un amplificato andirivieni di vetture. Finendosi per replicare -anche a quelle latitudini - alla incresciosa ed innaturale condizione che si patisce in località Cotugni. Divenuta ‘autostrada’, vale a dire, dalla carreggiata non più larga di un paio di metri. Gli organi competenti, intanto, stanno profondendo – come da dichiarazione dei medesimi – ogni sforzo per ovviare al grave disservizio viario patito dalla cittadinanza. Nella giornata di lunedi si è avuto un nuovo sopralluogo da parte di preposti tecnici onde saggiare lo stato di cose. In quella di lunedi, invece, si avrà una conferenza cui prenderanno parte i vari Enti sovraordinati onde giungersi al rilascio delle rispettive autorizzazioni. Qui si (ri)scopre una peculiarità tutta italica; quella, cioè, data dalla iperpluralità di competenze. Un movimento di massi quantificabile in volumi estremamente ridotti – non per sminuire la portata della calamità - finisce per richiamare la attenzione e la competenza di un numero sorprendente di organismi. Una pluralità di coinvolgimenti che vedrà sedere al medesimo Tavolo – tra le altre - Autorità di Bacino, Sovrintendenza Archeologica, Sovrintendenza Paesaggistica, Provincia di Benevento, Comunità Montana del Taburno, Ente Parco e Palazzo san Francesco. Da quella sede dovrà uscire un unico corpo autorizzativo onde dare il la alla pratica fase interventistica. Le prime problematiche iniziano – intanto – a porsi per l’ utenza. Un ragazza del luogo affida a un messaggio lasciato sulle bacheche virtuali dei social network il personale disagio dato dalla complicata raggiungibilità del nosocomio. Verso cui la santagatese si è dovuta dirigere – non certo per piacere – per ben due volte a stretto giro. Dieci, dodici minuti quale plus – come sottolinea la ragazza – che possono rivelarsi, per diverse e maggiori criticità – anche fatali. Si auspica – come ovvio – in una rapida risoluzione della vicenda. Che sia, soprattutto, definitiva. Anche considerandosi come l’ area sia stato oggetto di recentissimo intervento allorquando si è provveduto ad allargare la sottostante carreggiata. Ipotizzabile – dobbiamo dedurre -  che – allora – non fosse evidente alcuna anomalia nel costone in quanto a stabilità. Diversamente le ditte avrebbero sicuramente provveduto a riparare, già in quella sede, all’ inconveniente. A fronte di tanto clamore – concludendo - di una molteplicità di iniziative e di appelli vari, si scopre che solo due giorni addietro la figura prefettizia è venuta a conoscenza del grave disservizio. Meglio, del mancato ritorno a normalità. A comunicargli il tutto il rappresentante dei grillini santagatesi, Filippo Antonio Piscitelli. Sgomento - lui medesimo - della circostanza.

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