SANT'AGATA DE'GOTI- ‘Ritorno al Medioevo’, più di 5.000 i visitatori

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'
Sant’ Agata dè Goti si scopre bellissima. Due notti da prima donna per il centro saticulino, finalmente pullulante di presenze e di entusiasmo.
Restituito ad una dimensione di visibilità che le è – storicamente ed artisticamente – propria e consona. A toglierci dall’ anonimato di una estate mediamente triste, ci ha pensato la gioventù positiva, competente ed appassionata di ‘Avamposto Teatro’. Una gioventù che – con pochi mezzi, se non quelli dati da un immenso bagaglio di creatività – ci ha donato una 48 ore diversa. Una 48 ore in grande. Tra solisti, duelli, appassionate dichiarazioni del Romeo alla sua Giulietta. Tra- ancora - botti, cavalli, sbandieratori. E così, Sant’ Agata ha visto esaltate le sue peculiarità. Pregne di millenni e di storia. Un centro storico teatralizzato, un centro storico che ha parlato per bocca dei suoi brillanti interpreti. La manifestazione ha funzionato; alla grande, nonostante le previsioni del meteo non annunciassero felici nuove. Ma anche le nubi hanno preferito soprassedere – esplodendo acqua solo in nottata – per concedere la giusta platea al palco ed agli attori. Si stima sicuramente nell’ordine delle migliaia il numero delle persone accorse; e qui si torna al solito-vecchio discorso.  Basta poco  per accendere il borgo saticulino: una iniziativa ed un minimo di pubblicità, ed ecco che – d’ incanto – questa perla sul tufo diviene richiamo di gente che spinge e sgomita tra i vicoletti. La ‘predisposizione’ verso Sant’ Agata c’è: si deve solo assecondarla. Trasformando l’ eccezionalità in consuetudine. Aprendo i luoghi di attrazione – laici e profani – riscoprendo le cantine, riconquistando i tesori della nostra archeologia sparsi  per il mondo. Discorsi fatti e ritriti che si seccano la lingua e a penna. E’ da sottolinearsi, ancora, un altro significativo aspetto. Anche questo momento ha trovato la condivisione e la ottima partecipazione di una ottima fetta della locale imprenditoria. Che, in alcuni dei suoi rappresentanti, è stata promotrice stessa della iniziativa. Tante le vetrine allestite in stile medioevale; tutte, praticamente, le attività ristorative allineatesi sul menù base – mantenendo intatta la qualità dell’ offerta. E’ vero che vi è una non trascurabile fetta di attività che persiste nella sua passività. In via generale, però, il commercio santagatese sembra solo attendere un segnale. Per accendersi, per risvegliarsi. Per contribuire, per non fare sfigurare il paese. Per partecipare.  Già con il Festival del Bacio  si era assistito ad un ottimo coinvolgimento degli esercenti; il che lascia ben sperare. Una macchina turistica gira, infatti, quando tutte le sue componenti sono ben funzionanti. Non manca, tuttavia – in siffatto mare di diffuso consenso – l’ attività del denigratore di turno. Di chi deve  a prescindere  condannare e bocciare. Pur convinti che qualsiasi cosa possa essere suscettibile ad essere migliorata, plaudiamo a quanti hanno voluto ‘ritornare al medioevo’. Invitando a replicare in questa bella e lodevole iniziativa, onde dare giustizia ed onore alla nostra storia ed – altresì – onde risollevare la farraginosa  economia locale. Non è mancato, relativamente al week end trascorso, l’ intervento dell’ Assessorato alla Cultura, per bocca del suo vertice, avvocato Angelo Montella. Che, però, nella relativa nota non fa menzione alcuna a ‘Ritorno al Medioevo’. Parole di condivisibile elogio solo per il bravissimo Fabio ‘Biodpi’ Della Ratta. Un talento – quello del papà di ‘Facce in Scatola’ – che è stato parimenti apprezzato e condiviso. Ciò non toglie, tuttavia, come una parolina – l’ assessore santagatese - poteva spenderla anche per i ‘Medioevali’. Non dovendosi – in tema di cultura - operare distinzione tra eventi patrocinati e non.

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