Topi e fuochi pirotecnici: su“I love Airola”si “chatta” di tutto

Giuseppe Fortunato - da 'Il Sannio Quotidiano'

I fuochi d’ artificio ed i roditori. Topi piromani? Certo che no. Cosa mai in comune – quindi - tra tali due argomenti? Nulla. Meglio, qualcosina.
Entrambi i punti sono, infatti, all’ “Ordine del giorno” – da qualche tempo – delle discussioni aventi sede nella piazza virtuale di “I love Airola”. Nuovo fenomeno mediatico della comunità airolana, il gruppo “facebookiano” – creato dal militare in congedo, Antonio Ruggiero – tasta il polso degli internauti sulle vicende maggiormente chiacchierate in paese. Sollevando discussioni, invitando gli astanti a lasciare le proprie impressioni. La chiacchiera, quindi, si sposta dal marciapiede alla tastiera: con il pregio di allargare il confronto ad un pubblico quanto mai trasversale. Donne, giovinetti, gente più matura. Facebook e le sue nuove frontiere favoriscono dialoghi che – altrove – difficilmente avrebbero il presupposto di nascere. Ed i toni – come da lettura – spesso si riscaldano. L’ importante, però, è che se ne parli. In ispecie quando la critica si profila quale costruttiva; rifuggendo, noi in primis, dalla “osservazione” avente presupposti vicini alla strumentalizzazione. Quella del signor Ruggiero e dei “lovers” – come ci ha già delucidato il “fondatore” Ruggiero - ha una “ratio” che trova la sua essenza proprio nel nome medesimo della inter-associazione. Quella – vale a dire - dell’ amore per il paese; profilandosi, quindi, le discussioni sollevate, quali stimolo a risolvere le problematiche nonché a favorire condizioni di migliore vivibilità del paese medesimo. Per altri, invece – dobbiamo dar voce anche all’ altra metà del cielo – Ruggiero & C. sarebbero mossi solo da intenti prossimi alla critica a prescindere. Non abbiamo, tuttavia, tale sentore. Fatto sta che – sebbene dietro ad uno schermo – si parli del paese. E le parole – anche se cliccate, anche se spesso “infuocate” – sono pur sempre sintomo di interesse. E’ la passività, piuttosto, a dover preoccupare. I fuochi d’ artificio sparati dall’ area antistante alla zona deputata all’ “Eterno riposo”: cosa opportuna? Ed – ancora – si domanda papà-Ruggiero: se tante polemiche furon sollevate con riferimento a cavalli e cavalieri – che piroettarono e trottarono nell’ ante-cimitero – perché tutto tace con riferimento alla iniziativa fuochista? Repliche “trasversali”, in merito: tra chi concorda, chi francobolla il tutto come chiacchiera inutile e chi – ancora – galleggia in diplomatiche osservazioni. Simile quadro con riferimento ai topoloni che – da qualche tempo – scorrazzerebbero per Airola. Con aree di criticità – vedasi area “La Lucciola” – laddove i roditori si sono evoluti in alpinisti. Arrivando sui balconi e rosicchiando quel che gli capita. Su quest’ ultimo frangente, tuttavia, la discussione scema di ilarità e si fa seria. Il problema esiste – sebbene qualcuno dica di non averli mai avvistati paventando, piuttosto, l’ ipotesi di una immensa chiacchiera-bufala. E pretende una opportuna valutazione. Applaudiamo- in conclusione – ad iniziative civiche di confronto, come questa dataci da “I love..”. Convinti – presupposto fondamentale – che il tutto sia ispirato alla costruttività. Iniziativa positiva: anche considerandosi come il terminale istituzionale cui far approdare tutte le valutazioni emerse– ovvero Michele Napoletano – pur se oberato, nella sua “scarsa compagnia”, da una miriade di impegni, sia persona assolutamente predisposta al dialogo con la cittadinanza. Aperta all’ ascolto ed alla risoluzione – ove possibile – delle relative problematiche.

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