da gazzettabenevento.it
Siamo costretti a registrare l'ennesimo atto di violenza giovanile, capitato ieri sera, intorno alle 21.00, in pieno centro storico.
Un ragazzo di 14 anni è stato picchiato a sangue, sembra da due giovanotti poco più grandi, forse per pochi euro. La gravità delle condizioni del giovani ha richiesto l'intervento dell'ambulanza, che ha attraversato un corso Garibaldi affollatissimo, fermandosi all'altezza del Bar Strega. Il 14enne, infatti, era stato soccorso nel vico III Settembre, prossimo all'entrata del caffè, da una cameriera accortasi del fatto. Dopo l'arrivo dei genitori ed i primi aiuti, il giovane aggredito è stato portato in Ospedale, ma sembrano essere state scongiurate lesioni di grave entità. L'increscioso episodio, purtroppo non isolato, è figlio della prepotenza e del sopruso, ma ancor di più è sintomo di un'aggressività che supera ogni logica e che se ne frega se il viso che si sta colpendo, l'addome che si sta calciando, risulta essere quello di un coetaneo che potrebbe riportare gravi danni. C'è, insomma, la voglia reale di far del male, non solo rabbia cieca; si tratta di comportamenti che, a lungo andare, rischiano di diventare la "normalità", ammesso che non siano già.
E il dubbio si insinua soprattutto quando si vedono ragazzini che circondano l'ambulanza, saltano, aprono il portellone pur di vedere i danni riportati dal "perdente"; parlando, eccitati, di chi abbia "vinto" lo scontro, di quanto sia temibile il bulletto di turno...
Siamo costretti a registrare l'ennesimo atto di violenza giovanile, capitato ieri sera, intorno alle 21.00, in pieno centro storico.
Un ragazzo di 14 anni è stato picchiato a sangue, sembra da due giovanotti poco più grandi, forse per pochi euro. La gravità delle condizioni del giovani ha richiesto l'intervento dell'ambulanza, che ha attraversato un corso Garibaldi affollatissimo, fermandosi all'altezza del Bar Strega. Il 14enne, infatti, era stato soccorso nel vico III Settembre, prossimo all'entrata del caffè, da una cameriera accortasi del fatto. Dopo l'arrivo dei genitori ed i primi aiuti, il giovane aggredito è stato portato in Ospedale, ma sembrano essere state scongiurate lesioni di grave entità. L'increscioso episodio, purtroppo non isolato, è figlio della prepotenza e del sopruso, ma ancor di più è sintomo di un'aggressività che supera ogni logica e che se ne frega se il viso che si sta colpendo, l'addome che si sta calciando, risulta essere quello di un coetaneo che potrebbe riportare gravi danni. C'è, insomma, la voglia reale di far del male, non solo rabbia cieca; si tratta di comportamenti che, a lungo andare, rischiano di diventare la "normalità", ammesso che non siano già.
E il dubbio si insinua soprattutto quando si vedono ragazzini che circondano l'ambulanza, saltano, aprono il portellone pur di vedere i danni riportati dal "perdente"; parlando, eccitati, di chi abbia "vinto" lo scontro, di quanto sia temibile il bulletto di turno...
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