for.g. da 'Il Sannio Quotidiano'
Primi concreti atti in casa Airola verso la piena regolamentazione della disciplina relativa alla polizia cimiteriale. L’ Amministrazione Napoletano, a 18 mesi dal relativo insediamento, intende, quindi, procedere a depennare una delle evidenze dalla lunga lista delle cose fare. Agenda ereditata dalle precedenti gestioni politiche; bene ricordarlo a chi crede di scaricare i mali del paese solo sugli attuali “regnanti”. Lo specifico ambito, come si deduce, inerisce le varie attività espletate entro l’ ambito cimiteriale. Modi, tempi, tariffe. Riferite, ad esempio, ad azioni quali sepolture e, ancora, alle varie procedure che, decorso un certo numero di anni, sono da porsi necessariamente in essere. Un ambito affidato, ad oggi, per molti aspetti - anche nella comunità airolana - alla prassi ed alla consuetudine. Usanze, quindi, come da medesimo lessico giuridico, parte della tradizione popolare. E, inevitabilmente, come sovente avviene con riferimento agli ambiti privi di codificazione, non “certamente” e capillarmente disciplinati.
La necessità, quindi, di dare assoluta trasparenza ad ogni attività espletata entro la specifica area, unitamente alla volontà di coprire tutti i “vuoti”, a spingere gli amministratori a porre mano alla materia. Come ci informa l’ esponente dell’ Esecutivo cittadino, assessore Falzarano, si è principiato con coprire i primi vuoti regolamentari. Con atto di Giunta posto in essere nella giornata del 12 ottobre, si sono aggiunti, infatti, alle casistiche già sommariamente previste, anche quella della esumazione e della tumulazione. Termini specifici per altrettanto specifici procedimenti non ancora oggetto di previsione. Si è, altresì, proceduto ad innovare il particolare tariffario. Che era stato oggetto di ultimo aggiornamento nell’ anno 2004. La inumazione e la estumulazione hanno visto lievitare i relativi prezzi a 103 euro. Il ricorso al fosso comunale, invece, è stato fissato ad euro 70. Primi tasselli di un più ampio mosaico che si vuole riempire in tutte le sue componenti; e che finirà per trovare assoluta completezza con la predisposizione di un nuovo, apposito regolamento. L’ unico vero strumento per sottrarre al disordine quello che rimane, comunque, una delicata sfera della vite cittadina
Primi concreti atti in casa Airola verso la piena regolamentazione della disciplina relativa alla polizia cimiteriale. L’ Amministrazione Napoletano, a 18 mesi dal relativo insediamento, intende, quindi, procedere a depennare una delle evidenze dalla lunga lista delle cose fare. Agenda ereditata dalle precedenti gestioni politiche; bene ricordarlo a chi crede di scaricare i mali del paese solo sugli attuali “regnanti”. Lo specifico ambito, come si deduce, inerisce le varie attività espletate entro l’ ambito cimiteriale. Modi, tempi, tariffe. Riferite, ad esempio, ad azioni quali sepolture e, ancora, alle varie procedure che, decorso un certo numero di anni, sono da porsi necessariamente in essere. Un ambito affidato, ad oggi, per molti aspetti - anche nella comunità airolana - alla prassi ed alla consuetudine. Usanze, quindi, come da medesimo lessico giuridico, parte della tradizione popolare. E, inevitabilmente, come sovente avviene con riferimento agli ambiti privi di codificazione, non “certamente” e capillarmente disciplinati. La necessità, quindi, di dare assoluta trasparenza ad ogni attività espletata entro la specifica area, unitamente alla volontà di coprire tutti i “vuoti”, a spingere gli amministratori a porre mano alla materia. Come ci informa l’ esponente dell’ Esecutivo cittadino, assessore Falzarano, si è principiato con coprire i primi vuoti regolamentari. Con atto di Giunta posto in essere nella giornata del 12 ottobre, si sono aggiunti, infatti, alle casistiche già sommariamente previste, anche quella della esumazione e della tumulazione. Termini specifici per altrettanto specifici procedimenti non ancora oggetto di previsione. Si è, altresì, proceduto ad innovare il particolare tariffario. Che era stato oggetto di ultimo aggiornamento nell’ anno 2004. La inumazione e la estumulazione hanno visto lievitare i relativi prezzi a 103 euro. Il ricorso al fosso comunale, invece, è stato fissato ad euro 70. Primi tasselli di un più ampio mosaico che si vuole riempire in tutte le sue componenti; e che finirà per trovare assoluta completezza con la predisposizione di un nuovo, apposito regolamento. L’ unico vero strumento per sottrarre al disordine quello che rimane, comunque, una delicata sfera della vite cittadina
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