DURAZZANO- E' no alla cava!

g.f.da 'Il Sannio Quotidiano'
Cave? No, grazie. Non qui, nel polmone verde della regione Campania. Non qui, ove il paesaggio e l’ attrattività turistica sono gli investimenti del futuro. Non qui, ancora, dove la gente vive e vuol continuare a vivere nella salubrità. Durazzano, contrada Fossa delle Nevi. Area verde attigua alle confinanti Sant’ Agata dé Goti, Santa Maria a Vico, Moiano, Cervino ed Arienzo. Ad un tiro di schioppo dalla zona di vincolo. E’ proprio qui che la Moccia spa, forte azienda operante nel settore estrattivo, progetta di implementare un apposito comparto. Una ipotesi che già si scontra con un deciso e trasversale fronte del no: no urlato dalle popolazioni interessate, che sobbalzano al solo sentire parlare di “polveri sottili”. No, ancora, opposto con decisione dalle locali realtà comunali. Già trasfuso in un apposito atto della Giunta santagatese ed espresso dai vertici di Santa Maria a Vico. Ma ad opporre ferma opposizione sono, in primis, i vertici amministrativi di Durazzano. In modo incondizionato, senza se e senza ma. Non essendovi spazio per trattativa alcuna.
Un eventuale comparto estrattivo, come paventa con forte preoccupazione il primo cittadino Crisci,  “impatterebbe” in modo preoccupante l’ habitat di casa. Il vertice comunale si addentra nello specifico della sua posizione di ferma contrarietà “Per una questione oltre che economica”, come ci chiarisce lo stesso, “ricollegata ad una svalutazione di terreni ed immobili, anche per una motivazione riconducibile alla salute pubblica. Senza voler pensare allo scempio ambientale. Per fare accedere i mezzi a quell’ area, si dovrebbero tagliare alberi di alto fusto. Uno schiaffo alla natura”.  Concetti, i presenti, ribaditi anche nel corso della conferenza di servizi tenutasi nella giornata di ieri cui, presenti il Genio civile, la stessa Moccia e rappresentanti regionali, ha dovuto prender parte una rappresentanza comunale durazzanese - composta dal sindaco Crisci, dal consigliere comunale De Lucia, dall’ ingegnere Parlati e dal vertice dell’ Ufficio Tecnico comunale, ingegnere Russo, anche relatore al tavolo. Una ipotesi, quindi, fortemente osteggiata che scuoterebbe fortemente, nella sua scongiurabile concretizzazione, le comunità locali. Senza pensare a tutta una serie di pratiche contingenze: si pensi, ad esempio, al disagio che causerebbe l’ andirivieni di mezzi pesanti lungo il budello che congiunge il centro durazzanese con Sant’ Agata dè Goti. Arteria già costipata dal normale traffico veicolare.

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