NAPOLI CHOC- Ragazzino di 10 anni accoltella 16enne

da ilmattino.it
La città è sotto choc: un bambino di appena 10 anni ha accoltellato con ferocia e sangue freddo un 16enne. Il movente è attribuibile a futili motivi legati, probabilmente, al desiderio di spezzare la noia di un sabato sera. Massimo riserbo sulle indagini visto che i protagonisti dell’incredibile vicenda sono entrambi minorenni. Vittime o carnefici i minori vanno tutelati. Chi è il genitore che permette a un figlio di 10 anni di girare di notte armato di coltello con una lama di 12 centimetri? A chiederselo sono gli inquirenti che, ancor prima di essere agenti di polizia, sono padri e madri. L’aggressore del ragazzo ferito sabato notte nel pieno centro cittadino, che solo per un miracolo si è salvato, non ha ancora un volto e un nome certo. Gli inquirenti però sono sicuri che fa parte di un gruppo di bulli tra i 10 e gli 11 anni. Gli agenti del commissariato di Pompei hanno un quadro chiaro della vicenda. Non possono, però, contare sulla collaborazione di quanti hanno assistito all’accoltellamento. 
L’omertà dei ragazzi presenti sul luogo del ferimento è più forte del senso civico e di giustizia. Sembra, tuttavia, che ad infliggere la profonda coltellata sulla spalla destra del 16enne - salvo solo per un miracolo, puntualizzano i medici - sia stato un ragazzo dell’est Europa, integrato a Pompei, o forse, secondo altri si tratterebbe di un minore di Boscoreale. Entrambi appartenenti al gruppo dei baby bulli. Tutte ipotesi da vagliare. L’unica certezza, per adesso, è che tanta violenza sia stata originata da futili motivi, protagonista un bambino di 10 anni. Forse, dietro alla furia del ragazzino, c’è una diatriba nata per divergenze calcistiche, non a caso il ferimento è culminato dopo l’incontro Juve-Napoli. Oppure la lite tra i due è nata per un cappellino preso per scherzo all’aggressore che, per farselo restituire, ha accoltellato il 16enne. Gli agenti, coordinati dal vicequestore aggiunto Maria Rosaria Romano, non lasciano nulla al caso. Sotto la lente d’ingrandimento della polizia, infatti, sono finiti i profili facebook di molti ragazzini presenti davanti al Monte Paschi di Siena al momento dell’aggressione. L'adolescente, secondo i medici, potrà essere dimesso già nei prossimi giorni. Gli amici che si sono recati in ospedale dicono che è ancora sotto choc e che non parla: «Ha paura di essere aggredito nuovamente e non vuole dire chi è stato a ferirlo». Il 16enne non morirà però dovrà convivere con una ferita ancor più grave: quella di aver sfiorato la morte. Quel fendente con una lama lunga 12 centimetri, secondo i medici del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia che hanno curato il giovane, se avesse colpito pochi centimetri più a destra avrebbe leso organi vitali causando la morte della vittima. E un bambino a soli dieci anni sarebbe stato un assassino.

Commenti