SANT'AGATA DE'GOTI- Il 15 novembre ritorna la lapide di Madelgrima


giu.for. da 'Il Sannio Quotidiano'
Il count down può ritenersi iniziato. Sant’ Agata dé Goti, in data 15 novembre, andrà a riprendersi un pezzo della sua storia. Saranno, infatti, i preposti organi istituzionali – certamente figureranno nella delegazione il sindaco Valentino ed il Presidente della Pro Loco, Claudio Lubrano – a riportare nella sua originaria culla la lapide di Madelgrima. Il prezioso reperto longobardo, una delle principali testimonianze della relativa civiltà nell’ Italia Meridionale, tornerà, dopo secoli, a Sant’ Agata dé Goti per essere sistemato entro la struttura ecclesiastica di San Francesco. Luogo, come noto, già crocevia delle preziose iniziative della locale associazione turistica. Madelgrima sarà prelevata dal Museo Archeologico nazionale di Napoli, li essendo giunta a metà del ‘700. In data 7 dicembre, poi, vi sarà la ufficiale “presentazione” del reperto nonché il contestuale “start”, sempre entro il plesso di San Francesco, della cellula archeologica. Nel cui ambito, invece, andrà a ricadere una serie di parimenti preziosi reperti della cultura etrusca. Il costituendo riferimento archeologico di San Francesco, altresì, andrà ad implementare un sempre mancante presupposto. Presupposto su cui fondare, con piena legittimità, la rivendicazione della moltitudine di beni archeologici partoriti dai millenni di storia santagatese.
Ma che, stante il decennale disinteresse di amministrazioni cieche e distratte, avevano, ad oggi, fatto la fortuna di musei sparsi in tutte le latitudini. Rimanendo, invece, entro le mura di casa, di quel mirabile patrimonio, neppure un coccio. La sfida, adesso, sarà quella di saper inserire nei giusti ed idonei circuiti il nuovo importante riferimento. Onde far germogliare il prezioso seme. A tanto, tuttavia, dovranno pensare i preposti rami dell’ Amministrazione. L’onere dell’ accoglienza, invece, ricadrà sulla locale Pro Loco, entro la cui gestione rientra il plesso di San Francesco. Associazione che da anni, nella persona del Presidente Claudio Lubrano, spiega con disponibilità il gratuito compito di guidare i visitatori attraverso gli itinerari saticulini. Che possa essere, il presente, il primo di tanti passi verso l’ ambizioso traguardo della (ri)nascita turistica. L’unica chiave per la resurrezione del comprensorio.

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