RUMMO- Quindici pc rubati nella notte. Finisce l'occupazione

da gazzettabenevento.it  
E' terminata l'occupazione al Liceo Scientifico "Rummo" di Benevento. A darne notizia è stata la dirigente scolastica, Teresa Marchese, la quale ha diffuso alla stampa anche il testo di un documento redatto dal Collegio dei Docenti, in merito agli esiti della protesta in cui viene anche data notizia di un furto, avvenuto la scorsa notte, di alcuni computer di ultima generazione all'interno dell'aula d'informatica. Nel documento, poi, vengono criticati gli studenti che hanno occupato e  tessute le lodi di chi si è dissociato e di chi si è detto contrario a tale ferma di lotta, facendo, infine, riferimento, "alle reiterate, ma disattese, richieste di intervento miranti a ristabilire il normale svolgimento delle attività didattiche all'interno della scuola". 
"Il Collegio dei Docenti del Liceo Scientifico "Rummo" di Benevento - si legge - riunitosi in via straordinaria nell'Aula Magna,  nel ribadire la propria posizione relativa all'occupazione, già espressa in un precedente documento; nel prendere atto delle reiterate, ma disattese, richieste d'intervento miranti a ristabilire il normale svolgimento delle attività didattiche all'interno della scuola; nel sottolineare i numerosi tentativi messi in atto da tutte le componenti del Liceo per comunicare con i giovani che avevano intrapreso tale forma di protesta e trovare una soluzione comune; nell'evidenziare le positive esperienze vissute con partecipazione dalla maggioranza degli studenti, che si sono dissociati da una forma di protesta estrema, illegale ed inefficace; alla luce di quanto avvenuto nel corso della notte (il furto di computer di ultima generazione sottratti in un'aula di informatica recentemente allestita); esprime amarezza per i fatti che si sono verificati a conclusione della protesta innescata dai giovani occupanti l'Istituto.  Augurandosi che questo infelice epilogo sia occasione di una profonda riflessione da parte di tutti, compresi organi di stampa ed istituzioni, sulla fragilità e sull'incongruenza delle modalità della protesta, richiama tutti all'assunzione delle proprie responsabilità, ribadendo che ogni forma di protesta è destinata all'insuccesso quando vengono violati i principi di democrazia e di partecipazione".  Sempre in giornata è, poi, giunta anche una nota del Collettivo Autonomo Studentesco - Coordinamento Scuole Occupate in Lotta  nella quale è stato ricostruito quanto avvenuto la scorsa notte, sebbene dal loro comunicato sembra che nessun computer sia stato trafugato, con gli stessi che hanno condannato quanto accaduto, senza, però, recedere dai motivi che hanno portato alla protesta.
"Questa notte - si legge - esterni si sono introdotti nel secondo plesso del Liceo Scientifico "Rummo" forzando una finestra e sono riusciti ad entrare in un laboratorio informatico dopo aver rotto un vetro.
Si sono introdotti all'interno senza poter, a quanto pare, rubare nulla poichè gli studenti avevano prudentemente chiesto di togliere il materiale di maggior valore alla preside prima di occupare. 
Hanno poi tentato di forzare la porta blindata di un altro laboratorio non riuscendo ad entrare.
Dopo l'occupazione del Liceo Rummo il secondo plesso è stato completamente isolato e chiuso tanto da non consentire l'accesso anche a noi occupanti. Durante la notte, dopo aver effettuato le consuete ronde dall'esterno del Liceo, ci siamo resi conto che una finestra era stata forzata e così insospettiti ci siamo recati all'interno del secondo plesso e preso atto di quanto avvenuto. Con grande senso di responsabilità nelle prime ore del mattino abbiamo denunciato l'accaduto alle Forze dell'ordine. Avevamo chiesto più volte la sicurezza dell'istituto e dei laboratori e fortunatamente  avevamo chiesto di non lasciare incustodito materiale di alto valore economico. Nei giorni concitati dell'occupazione avevamo allertato e avvertito circa la possibilità di raid esterni, abbiamo chiesto maggior sicurezza e attenzione ma purtroppo l'unica attenzione veniva riposta solo agli studenti presenti nell'edificio.  In questi giorni abbiamo incontrato la Polizia sempre nelle ore del giorno e, invece, non c'è stato mai nessun controllo nelle ore notturne quando era maggiore il pericolo per noi studenti e per l'istituto stesso.  Avevamo chiesto l'appoggio dei docenti anche per questo motivo ma tutti gli appelli sono risultati vani.  Se c'è però qualcuno che vuole utilizzare questo episodio per screditare noi studenti ha sbagliato di grosso, noi condanniamo  questo tentativo criminale e nello stesso tempo condanniamo l'incuranza di chi poteva garantire maggior sicurezza e non l'ha fatto.  Troppo facile scaricare le colpe sugli studenti in questo momento, tutto ciò risulta essere funzionale a chi vuole invece demonizzare gli studenti e le giuste proteste portate avanti.  Dopo l'avvenimento di questa notte e dopo aver denunciato tutto alle Forze dell'ordine, l'istituto è stato liberato dagli occupanti con grande maturità e senso di responsabilità".  "Reagiamo con forza - conclude la nota - e da subito respingiamo qualsiasi accusa di chi vuole intenzionalmente colpire e screditare chi lotta.  Sono in corso assemblee in tutti gli istituti per decidere come reagire dinanzi a questo tentativo vile. Sicuramente il movimento studentesco non indietreggia di un metro e non si fa intimidire da chi utilizza strumentalmente questi episodi per screditare la nostra azione.  Non sarà questo tentativo vile e criminale a fermare la nostra determinazione.  Il movimento studentesco sta ancora dimostrando grande maturità e serietà". Nel pomeriggio, poi, è giunta un'ulteriore precisazione del Coordinamento Scuole Occupate in Lotta in merito a quanto accaduto la scorsa notte, in risposta anche all'intervento del Collegio dei Docenti. "Solo dopo diverse ore - si legge - la preside del Rummo annuncia che nel prossimo pomeriggio farà denuncia per il furto dei pc. Gli studenti in occupazione questa mattina hanno lasciato libero l'Istituto e denunciato l'accaduto tant'è che due studenti hanno deposto in Questura. Non si dica, quindi, che gli studenti sono scappati via, gli studenti hanno avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto.  Ma è nelle ricostruzioni che appaiono alcuni elementi poco chiari.  Prima dell'occupazione avevamo chiesto al personale di nascondere il materiale di maggior valore, così come è stato fatto con i distributori, questa mattina però al momento della nostra denuncia nessuno sapeva dirci se i pc erano stati tolti o meno da quel laboratorio.  Solo dopo diverse ore la preside annuncia la scomparsa e la volontà di denunciare il fatto. Non ci appaiono molto chiare dunque le affermazioni del collegio dei docenti e pur ribadendo la nostra contrarietà a questo tentativo criminale non comprendiamo la posizione di coloro che utilizzano a pretesto un tentativo di furto per screditare la protesta e diffondere il terrore e la paura tra gli studenti. Ci chiediamo tutto quello che sta accadendo è casuale? Siamo convinti che il laboratorio era stato preventivamente liberato dal personale ma qualora dovesse accertarsi ufficialmente il furto di suddetto materiale il movimento studentesco si assume l'onere di ripagarlo alla scuola attraverso una colletta che verrà fatta in tutte le scuole cittadine. Il movimento studentesco è pulito e non si fa intimidire".

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