AIROLA- Piccoli interventi, mare di polemiche

G.F.- da 'Il Sannio Quotidiano' 
Palazzo Montevergine si fa il trucco per il periodo natalizio. Una mano non molto vistosa, sia chiaro; giusto qualche ritocchino per eliminare alcune delle rughe più evienti. Qualcuno ritenendo, però, i vari interventi solo peggiorativi del precedente stato di cose. A sollevare la nuova ondata di polemiche (qualcuna sicuramente strumentale) la duplice azione posta in essere da Palazzo Montevergine nelle ultime ore; nulla di trascendentale, sia chiaro. Trattandosi, piuttosto,di semplici e piccoli interventi sull’ arredo urbano buoni a presentare – nelle intenzioni - il centro cittadino in modo più consono al cospetto di panettoni e champagne. Sempre in attesa della pioggia milionaria che, nel corso dell’ anno prossimo ad iniziare, cadrà sulla cittadinanza in termini di opere pubbliche. La squadra guidata da Michele Napoletano ha, dicevamo, provveduto, in primis, a sistemare dodici fioriere-panchina lungo il principale Corso Montella. Costo dell’operazione circa duemila euro. L’ arredo non ci sembra malvagio, per quanto – come si suol dire – “de gustibus”.
Ed, in effetti, il battesimo delle nuove creature non ha trovato condivisione unanime. Altro intervento, altra polemica. Il secondo“casus” è dato, infatti,dalla rotonda di Via Caracciano. Criticata, ieri, perché spoglia; criticata, oggi, perché non gradito ai più l’abbellimento attuato da Palazzo Montevergine. L’alberello di ulivo collocato nel mezzo dell’aiuola a centro strada risulta poco simpatico a tanti. Che ne dicono di tutti i colori all’ indirizzo della povera pianta mediterranea, omettendo di ricordare quello che potrebbe essere, in realtà, il vero inconveniente recato dal medesimo. Ovvero l’effetto “oleoso” dato dal deperimento dei suoi frutti sull’ asfalto. In definitiva, veniamo al dubbio amletico: utente mai contento o imperizia dell’amministratore? Che la verità stia nel mezzo? Due considerazioni: da  una parte vi è una Amministrazione che sta spingendo in modo egregio sui grandi temi: quello inerente la reindustrializzazione, in primis. Se, come pare, ripartirà il progetto industriale in casa airolana, il merito sarà in grandissima percentuale di Napoletano. Tipo spiccio e pratico che sta lavorando  - e bene – anche nella attrazione di risorse finanziarie esterne. Dove Palazzo Montevergine risulta, in effetti, un pizzico mancante è con riferimento alla ampia gamma di tematiche cosiddette “minori” e strettamente connesse al quotidiano. Anche con riferimento a ciò, però, è da dirsi come a fronte del sollecito si assista sovente all’intervento risolutivo degli amministratori. Il caso della lapide di piazza Nassiriya fu, in tal senso, topico; altro simile è quello inerente la pista ciclo-pedonale del “Viale per Moiano”. Gli inconvenienti inerenti tale ultima furono segnalati da Ambiente e/è Vita di Walter Cirulli e risolti in nemmeno un mese. Cosa significa ciò? Che, spesso, il vertice di Palazzo Montevergine ignori la sussistenza della disfunzione stessa. Colpa, verosimilmente, di un corto circuito nella rete delle informazioni: non può, il Sindaco, essere ovunque e sempre. Dovrebbero essere altri “interni” ad informarlo e sottoporre i problemi alla sua attenzione. D’altro canto, però, è vero come – a fronte di giuste rimostranze rispetto a gravi inadempienze – anche in giro per Airola ci siano in troppi con i mitra puntati e pronti a sparare pallettoni caricati di polemiche strumentali

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