Il caso Limatola- DI LORENZO chiede di essere ricevuto dal Prefetto

Di seguito un comunicato inviatoci da Pietro di Lorenzo, consigliere comunale sedente tra i banchi della minoranza entro il parlamentino limatolese. Uno spaccato sulla "singolare" realtà amministrativa guidata dal sindaco Marotta. 
"Dopo le interrogazioni parlamentari per il mancato accesso agli atti precedute da quella ancora in attesa di risposta per la questione “false residenze”, con ipotesi di centinaia e centinaia di cittadini non residenti ammessi al voto, ecco che si ritorna a parlare del “caso Limatola”. Il piccolo paesino ai confini con il casertano, noto ai tempi d’oro come la Svizzera del Sud, grazie alla moltitudine di industrie ed alla piena occupazione garantita da una comunità veramente intraprendente. Da anni però non è più così.
Le aziende sono quasi tutte chiuse e non sono state attivate procedure per aiutare il territorio che si è riscoperto fragile, senza infrastrutture (tra l’altro non esiste neppure la fognatura) e preda di fenomeni preoccupanti. Da anni si aggiunge a tutto questo, come se non bastasse, un atteggiamento discutibile del Sindaco, che si è dotato di uno staff composto da 4 professionisti esterni, al costo di quasi centomila euro all’anno, che di fatto ha estromesso dalle normali funzioni amministrative la classe impiegatizia esistente. I fenomeni e le degenerazioni derivanti da tutto questo, hanno da tempo riempito le pagine di giornali ed hanno fatto da sfondo alle interrogazioni del consigliere Pietro Di Lorenzo, a cui non viene consentito nemmeno l’accesso agli atti. Tra le degenerazioni quella che desta preoccupazione è che il capo staff del sindaco è anche procuratore della cooperativa che gestisce la raccolta dei rifiuti, redige e prepara banca dati per il comune, cura tantissimi altri aspetti della vita amministrativa, ovviamente in cambio di migliaia e forse milioni di euro. Ultimo in ordine di tempo è stato l’affidamento dell’incarico alla Cooputility per valutare il grado di soddisfazione tra i cittadini del servizio di raccolta rifiuti. Al costo di appena € 72.000 (si fa per dire!). Già è iniziata la liquidazione dell’importo. Con il capo staff che continua ad essere procuratore della cooputility. Per tutti questi e ancora tanti altri motivi, Pietro Di Lorenzo ha chiesto al Prefetto di essere ricevuto".   

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