SANT'AGATA DE GOTI- Furti, paura e rabbia per la videosorveglianza

g.f. da 'Il Sannio Quotidiano' 
Psicosi furti in casa saticulina; uno “status”fatto di paura e rabbia. Da  Bagnoli – popolosa contrada periferica del territorio comunale – la zona rossa si sposta – tempo solo poche settimane - nell’ area del centro. La nuova ondata “predatoria” scuote la tranquillità dei cittadini. Spiazzati dalle modalità di azione dei topi d’appartamento; che, controcorrente, portano a segno i loro colpi negli orari più strambi. In pieno pomeriggio – orario in voga è quello delle 18 – o, ancora in modo più eclatante, in piena luce. Con “incursioni” accertate anche alle 10 del mattino. Sebbene, come ci riferiscono gli inquirenti, tale “orologio” sembrerebbe rappresentare trend in diffusa crescita tra i topi d’appartamento. Ad imprimersi, inoltre, nella sensibilità delle persone anche la capillarità e l’insistenza dell’ azione condotta. Via Santisi e via Pennino risultando, in effetti, battute quasi a palmo con case, quasi attigue l’una all’altra, “(dis)onorate” dalle sgradite visite. Una mirata e non sporadica azione delinquenziale – che, in un caso, ha visto addirittura tornare gli scassinatori per due volte sul medesimo luogo - cui si sta opponendo l’assidua azione di presidio del territorio posta in essere dall’ Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Municipale.
La cui presenza è sicuramente stata buona a scongiurare il concretizzarsi di ulteriori azioni.  Immuni le divise, qualsiasi Corpo esse appartengano, dalle pubbliche polemiche, calamita, piuttosto, la rabbia dei residenti “sotto attacco”- quelli dei Santisi e della zona del Pennino, in particolare – il sistema di videosorveglianza cittadino. “Reo” di lasciare scoperta questa pur densamente popolosa fetta di territorio. “Ci sono tre telecamere, sul corso Vittorio Emanuele, nel raggio di 100 metri”, ci rivela un gruppo di residenti. “Mentre lungo via Pennino e via Santisi, zone ricche di villette “facile preda” non è stata prevista alcuna installazione”. Una argomentazione – quella inerente la cattiva distribuzione del “Grande Fratello” – ricalcata anche dal consigliere comunale di minoranza – in quota Pdl  - Paolo Di Donato. Che, però, allarga ulteriormente la personale riflessione.“Mi auspico”, ci rivela il medesimo, “che il sistema di videosorveglianza non sia finalizzato solo ad una azione di controllo del traffico veicolare o alla contestazione di sanzioni. L’intento del contributo finanziario”, prosegue il “berlusconiano”, “era ed e' quello di controllare la sicurezza urbana”. Secondo Di Donato, il bilancio di questa prima fase di video-controllo non si chiuderebbe con un bilancio in positivo. “Mi sembra che la videosorveglianza e la Ztl fino ad ora non hanno portato a risultati positivi. La prima, infatti, non ha impedito il compimento di furti  e di attentati incendiari. Quanto alla Ztl, invece, essa non ha che creato malessere tra i cittadini”. Limitazione al traffico che, sempre il consigliere di minoranza “creerà un danno economico ai commercianti del centro storico, gia ampiamente mortificati da una politica di sviluppo scellerata praticata da questa e dalla precedente amministrazione”.

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