LIMATOLA- Manifesto di replica di Di Lorenzo al Sindaco

Risposta al Sindaco, che ha ormai gettato la maschera
Il manifesto del Sindaco è pieno di cattiverie e insulti, ma poi conferma le verità che sosteniamo da tempo. A parte le migliaia di fotocopie che il sindaco produce nell’era di internet. I milioni di vecchie lire spesi con la scusa di far cantare i giovani al Limatola Festival. I miliardi di lire per costruire opere pubbliche incomplete e forse inutilizzabili su cui al più presto faremo chiarezza. Non si cura il nostro sindaco della crisi profonda che ci ha colpito, dei tanti disoccupati, delle aziende che hanno chiuso, della banca che è scappata da Limatola e neppure della dirigenza scolastica che è ormai persa.
Eppure i cittadini pagano 42.000 euro di indennità a questi amministratori. In cambio il sindaco, che si è garantito anche la buonuscita, nomina un suo capo staff a cui conferisce tutti i suoi incarichi. Sempre i cittadini pagano lo staff  fino a 100.000 euro ogni anno. Il capo staff gestisce una cooperativa a cui affida incarichi per milioni di euro, in pratica tutti i nostri soldi versati per le bollette idriche e per i rifiuti. La cooperativa incassa tramite il capo staff, noi cittadini gli forniamo i camion ed automezzi per il trasporto, paghiamo l’assicurazione, i carburanti e finanche le riparazioni meccaniche. Ma non basta, il capo staff  fa incassare alla cooperativa anche il 12% per spese di gestione e le spese per il vestiario. Un fiume di denaro! E, tenetevi forte, siccome il capo staff vuole sapere se siamo contenti del “servizio… offerto a noi cittadini”, impegna e liquida parte di 72.000 euro oltre iva per  un fantomatico sondaggio. Caro sindaco da imprenditore e da consigliere comunale ti dico che stai gestendo il comune in maniera discutibile. Il resto te lo dir  appena accetti il confronto pubblico. 
Pietro Di Lorenzo
Tra un manifesto (pagato da noi) e l’altro, provvedi a sistemare la pubblica illuminazione, le perdite nell’acquedotto e le pericolose buche lungo le strade. Te lo chiedono i cittadini in coro.

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